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Si rafforza ulteriormente la presenza di Confagricoltura al Vinitaly. Nel padiglione 9, area D, lo stand confederale, ampliato rispetto allo scorso anno, è pronto a dare vita alla Grande Italia dei vini e degli oli e agli incontri sui temi di stretta attualità.
 
Il sipario si alza domenica 15 aprile con il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ad inaugurare lo spazio, suddiviso in più aree: la Galleria delle regioni, con tutti i territori racchiusi in alcune etichette simbolo delle Doc e Docg più rappresentative; l’area di accoglienza, con un bancone bar e i vini in mescita per gli ospiti; la sala attrezzata per gli incontri e le degustazioni guidate.
 
L’obiettivo di Confagricoltura alla più importante fiera vinicola organizzata in Italia è molteplice: da un lato dare la possibilità alle aziende associate di avere un riferimento costante e puntuale, utile per gli incontri professionali con importatori e buyer, giornalisti e operatori del settore; dall’altro lo spazio è anche una vetrina per gli stessi produttori che possono usufruire delle sale per raccontare al pubblico i territori di origine dei vini e delle altre eccellenze agroalimentari. Alcune regioni organizzano eventi con degustazione guidata dei vini e dei prodotti tipici. Domenica 15 aprile è di scena la Campania, lunedì 16 tocca alla Puglia. Martedì 17 tocca al Nord, con tre regioni protagoniste: il Piemonte, il Veneto e la Lombardia. Mercoledì 18 nella sala degustazione è la volta dell’Emilia Romagna, con le province di Modena e Bologna.
 
Molti gli appuntamenti previsti nello stand di Confagricoltura, alcuni di respiro internazionale: dal “Dialogo tra Italia e Regno Unito sugli effetti della Brexit sul mercato del vino” (domenica 15 alle 15.00) che vedrà la presenza dell’Ambasciatore britannico in Italia S.E. Jill Morris, a quello organizzato con l’OIV (lunedì 16 aprile alle 14.30). L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino presenterà per la prima volta a Vinitaly i dati sulla produzione mondiale di vino nel 2017, con un approfondimento sull’evoluzione della produzione e sull’andamento dei consumi mondiali dal 2000 ad oggi. Mentre Ismea completerà l’evento con un focus sul mercato italiano.
 
Confidi Systema, insieme a Confagricoltura Lombardia, incontra le aziende vitivinicole per presentare i servizi su misura per le realtà del settore (lunedì alle 16.30). “La formazione per la competitività delle imprese vitivinicole italiane” è invece il tema dell’incontro (martedì 17.00 alle 10.00), organizzato da Enapra insieme a Intesa Sanpaolo, finalizzato a illustrare come cambiano le competenze professionali richieste dalle aziende di fronte alle nuove tendenze e ai nuovi scenari di mercato.
 
Confagricoltura organizza, infine, tre appuntamenti che si preannunciano sold out con Daniele Cernilli: lunedì 16 al mattino e martedì 17 al mattino e al pomeriggio, DoctorWine degusta una selezione di vini delle aziende appartenenti a Confagri Promotion, il consorzio di Confagricoltura che organizza eventi internazionali e incontri B2B per le imprese associate.
 
La partecipazione di Confagricoltura alla più importante manifestazione enologica nazionale dimostra l’interesse dell’Organizzazione per un settore nel quale è fortemente rappresentata. Quasi la metà degli espositori italiani presenti al Vinitaly sono associati a Confagricoltura, dalle aziende storiche alla cantine emergenti. E non si tratta di un primato da poco, considerati valenza e meriti del settore enoico, che oltre a creare ricchezza ed immagine, costituisce uno dei primari vettori di promozione e trasmissione del modello “made in Italy” in tutto il mondo. Un’ulteriore conferma del primato di Confagricoltura in questo comparto è arrivata da Wine Spectator: l’ autorevole rivista americana ha infatti stilato la sua ultra selezionata classifica dei cento migliori vini dello Stivale, che sarà presentata nel corso di Opera Wine, il grande evento che si svolge a Palazzo della Gran Guardia alla vigilia dell’inaugurazione del Vinitaly, scegliendo per la maggior parte vignaioli associati all’Organizzazione, designati in virtù della loro capacità di esprimere al meglio il terroir, la storia e la tradizione aziendale e i traguardi raggiunti.