Categories: Archivio, Pol. Agricole

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Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari invita il Governo a garantire i relativi finanziamenti.
 
Una circolare Agea comunica che, per mancanza della quota di finanziamento nazionale da aggiungere a quella europea, che invece è disponibile, gli agricoltori che si erano assicurati contro le calamità naturali nella campagna 2014, prevedendo di poter accedere al sistema assicurativo agevolato, riceveranno inaspettatamente solo circa un terzo di quanto avevano previsto. In particolare il sostegno pubblico sarà pari al 27 per cento della spesa assicurativa sostenuta dalle imprese, invece del 65 per cento massimo erogabile.
 
“E’ una situazione che si trascina da tempo, ma che adesso diventa insostenibile – afferma il coordinatore di Agrinsieme, Dino Scanavino -. Da un lato già da alcuni anni c’è stata una forte riduzione degli stanziamenti nazionali a sostengo del piano assicurativo. Dall’altro è stato promosso anche dalle Amministrazioni l’ampliamento del ricorso a questo strumento, giustificato peraltro dai gravi problemi che hanno caratterizzato le produzioni agricole in questi anni, anche per il cambiamento climatico e per la maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi che hanno fortemente depresso e spesso azzerato i raccolti”.
 
Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari invita il Governo “ad intervenire con estrema urgenza per individuare gli strumenti finanziari più opportuni per garantire il pagamento completo agli agricoltori”.
 
“Il 2014 – ricorda Scanavino – è stato un anno molto difficile per le imprese agricole che oltre alle calamità naturali hanno subìto le conseguenze della crisi economica, la riduzione dei consumi, gli squilibri nelle relazioni di filiera fino alle conseguenze di situazioni geopolitiche internazionali come l’embargo russo. Non è tollerabile che i redditi agricoli debbano essere ulteriormente penalizzati anche per la sottrazione di finanziamenti pubblici consolidati e sempre fortemente pubblicizzati. E’ opportuno sottolineare anche che, relativamente al 2013, il contributo pubblico per le spese assicurative era pari all’80%, è assurdo che quest’anno non si riesca a garantire il 65%”.
 
Agrinsieme inoltre “invita il Ministero anche a predisporre tutte le misure necessarie per evitare nel prossimo periodo di programmazione – 2015/2020 – il ripetersi di queste inaccettabili situazioni”.