Categories: Archivio, Pol. Agricole

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Si è svolto questo pomeriggio a Palazzo della Valle l’incontro bilaterale tra il Commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos ed il presidente di Confagricoltura Mario Guidi. Tra i temi trattati l’applicazione della riforma della politica agricola comune “verso il 2020” con le vari implicazioni settoriali, tra le quali quelle relative a comparti strategici come il vino, il latte e l’olivicoltura.
 
“E’ stato un colloquio franco e aperto – ha dichiarato il presidente Guidi al termine del meeting – che ha consentito di riconoscere al Commissario la sua capacità nel difendere il budget per il settore. Per il futuro ci attendiamo tuttavia da Bruxelles un approccio più strategico che consideri il ruolo economico dell’agricoltura, essenziale per la crescita e l’occupazione dell’Unione.
 
“Abbiamo poi raccomandato nell’immediato di evitare discriminazioni tra Paesi membri nell’applicazione della riforma dei pagamenti diretti. Una tendenza alla rinazionalizzazione che va fermata perché i Paesi vanno orientati ad una visione europea delle politiche del settore.”
 
“L’incontro – ha proseguito Guidi – è stato poi l’occasione per affrontare alcuni nodi specifici che costituiscono vere e proprie priorità per le nostre imprese associate. Per il settore vitivinicolo, ad esempio, abbiamo evidenziato al Commissario come intervenire per rendere più flessibile la transizione verso il nuovo sistema delle autorizzazioni, consentendo di gestire al meglio i diritti in portafoglio ed evitando perdite di potenziale produttivo. Su questo aspetto ci sono dei vincoli normativi, ma le osservazioni e proposte di Confagricoltura hanno suscitato attenzione.”
 
“Per il settore lattiero-caseario, settore molto sensibile alle oscillazioni dell’offerta, ho condiviso l’approccio del Commissario teso ad impegnare gli Stati membri – in vista del superamento del regime delle quote – ad attivare misure proattive per anticipare le possibili crisi.”
 
“In prospettiva – ha concluso il presidente di Confagricoltura – ci attendiamo comunque che nei prossimi mesi si riformuli la Pac, garantendo una visione più ambiziosa dell’agricoltura europea volta alla produzione ed alla produttività e con misure che consentano di esprimere appieno il suo potenziale sui mercati mondiali.”