Categories: Archivio, Pol. Agricole

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“È necessario dare al più presto attuazione al Testo Unico della vite e del vino, la legge entrata in vigore lo scorso gennaio, al fine di rendere pienamente operativi le semplificazioni e le innovazioni introdotte dal testo”. Questa la richiesta avanzata da Paolo Perinelli per Agrinsieme nel corso della audizione svoltasi nel pomeriggio alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati sullo stato di attuazione del Testo Unico.
 
Nello specifico, rispetto al decreto attuativo sui sistemi di controllo, oltre a cogliere le novità previste dalla legge – ovvero dare piena operatività al principio di non duplicazione delle attività di controllo, nonché prevedere un sistema di controlli a campione anziché sistematici – per Agrinsieme è “quanto mai necessario che la telematizzazione costituisca una opportunità e non un onere. Per farlo, sarà necessario che la cantina, una volta immessi i dati nel Registro telematico, non sia più tenuta a fare comunicazioni, mail, fax e PEC, incluse le comunicazioni agli organismi di controllo”.
 
Agrinsieme auspica inoltre che il decreto sui sistemi alternativi e sulle tipografie autorizzate “renda operative le innovazioni più forti introdotte dal Testo unico per valorizzare e tutelare le produzioni di qualità, in particolare il segmento dei vini IGT, con strumenti moderni e minori oneri, finanziari e di gestione, a carico delle imprese. Ciò al fine di tenere insieme tracciabilità e competitività”.
 
In fase di stesura del decreto sullo schedario viticolo, massima cura occorrerà riservare alla semplificazione della rivendicazione dei vini DOCG, DOC e IGT.
 
Rispetto ai registri telematici, Agrinsieme condivide la richiesta pervenuta dalla Commissione Agricoltura della Camera la scorso settimana di ampliare il periodo cosiddetto di accompagnamento. “Ad oggi – sottolinea Agrinsieme – circa la metà degli operatori non è ancora iscritto, mentre l’altra metà ha già investito risorse finanziarie ed umane per lo sviluppo del registro. Non vi è dubbio quindi che sia necessario un maggior tempo di prova a disposizione delle cantine, ma per chi è già pronto il progetto del registro telematizzato deve proseguire senza tentennamenti”. Per discutere delle criticità incontrate dalle imprese è stata chiesta la convocazione ministeriale di tutta la filiera con l’auspicio di riuscire a risolverle al più presto attraverso i decreti attuativi.