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Nel bilancio della nati-mortalità delle imprese, l’agricoltura è il settore produttivo che ha il saldo negativo maggiore (-13.106 unità), in linea con una tendenza ormai di lungo periodo. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati del Rapporto Unioncamere relativi all’apertura-chiusura delle attività imprenditoriali nel primo trimestre 2013.
“I dati Unioncamere pongono in evidenza che è in atto, e da tempo, una profonda razionalizzazione e riorganizzazione del settore agricolo – osserva Confagricoltura -. Però rivela anche lo stato di sofferenza in cui si trovano ad operare tante imprese agricole, anche di medie-grandi dimensioni, che non trovano margini di redditività, strette tra costi produttivi insostenibili, ricavi non remunerativi e mercato interno in flessione per il calo dei consumi”.
Ad avviso di Confagricoltura “servono con urgenza politiche per il lavoro, il credito, l’innovazione, la concorrenza, che permettano alle imprese agricole di strutturarsi, rafforzarsi e puntare sull’internazionalizzazione”.