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Mentre in Italia si registra la disoccupazione più alta degli ultimi vent’anni, in particolare quella giovanile che sfiora il 40,5%, l‘agricoltura tiene. Cresce infatti il numero degli occupati dipendenti in agricoltura (+0,7%), invece in calo in tutti gli altri settori produttivi, con punte negative del 14,8% per le costruzioni e del 4,7% per l’industria. Lo mette in evidenza Confagricoltura che, per valorizzare l’importanza strategica del settore primario e per dare risposte concrete sul fronte occupazionale, ha ora avviato “Agrijob”, punto di incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore. Al servizio si può accedere online dal portale www.confagricoltura.it, con una sezione dedicata in cui trovare informazioni utili e stabilire contatti diretti su tutto il territorio. “In un momento in cui la mancanza di lavoro rappresenta una problematica diffusa e grave – spiega il presidente di Confagricoltura Mario Guidi che ha presentato l’iniziativa nella convention dell’Organizzazione a Torrimpietra (Roma) – con Agrijob vogliamo fornire una proposta concreta, offrire possibilità ed opportunità in questo momento preziose, soprattutto per i giovani senza occupazione. Questo nuovo e moderno servizio dà risposte ulteriori e tangibili a chi è in cerca di occupazione nelle imprese agricole, anche alla luce della specificità che caratterizza il mercato del lavoro del settore. Agrijob risponde, inoltre, ad un’esigenza espressa da imprese agricole di medio-grandi dimensioni che occupano un rilevante carico di manodopera e che, spesso, incontrano difficoltà nel reclutare lavoratori dipendenti adeguatamente qualificati”. “Bisogna puntare sul lavoro – commenta Guidi – per far ripartire l’economia. Agrijob garantisce un importante contributo con cui intendiamo contrastare la disoccupazione, realmente e con efficacia. Oltre ad assicurare una maggiore trasparenza sui sistemi di reclutamento in agricoltura". “Tra le 300 e le 500 mila persone vengono ogni anno assunte dalle imprese associate a Confagricoltura – continua il suo presidente – a carattere stagionale, ma spesso anche a tempo indeterminato. La maggior parte dei rapporti riguardano la categoria degli operai, ci sono però opportunità anche per impiegati, quadri e dirigenti". “Agrijob fornirà, su questo fronte, un impulso ulteriore. Siamo di fronte ad un’innovazione – prosegue Guidi – che senza alcun dubbio sarà di grande aiuto per l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, oggi drammaticamente distanti”. “Per favorire un completo utilizzo dello strumento – conclude il presidente di Confagricoltura – siamo disponibili a valutare ed instaurare forme di collaborazione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori agricoli. L’agricoltura vuole, e può, lanciare un messaggio di fiducia: un futuro migliore, per le nuove generazioni, è possibile”.