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Con l’accordo politico raggiunto il 26 giugno u.s. dalla commissione agricoltura del Parlamento europeo, che segue di qualche ora quello raggiunto a Lussemburgo dai Ministri dei 27 Stati membri dell’UE, si conclude il quadro di riforma della PAC. Mancano ora solo le formalizzazioni dell’accordo attraverso le votazioni definitive in Parlamento e Consiglio, che avverranno in autunno, sulla base dei testi regolamentari consolidati e tradotti in tutte le lingue. Decisivo per l’accordo finale, il trilogo di ieri mattina, quando i negoziatori delle tre istituzioni hanno trovato “la quadra” sulla base di un insieme di testi regolamentari emendati e di successive modifiche intervenute nelle ultime fasi negoziali; i documenti (disponibili, per ora, solo in lingua inglese) possono essere richiesti all’ufficio Confagricoltura di Bruxelles. Un quadro completo delle nuove regole sulla PAC si avrà solo quando saranno resi pubblici i testi consolidati dei quattro regolamenti. Importante notare che dall’accordo politico di ieri rimangono fuori tutte le quattro questioni legate alle prospettive finanziarie 2014-2020, su cui il vertice europeo di oggi ha appena annunciato il raggiungimento dell’accordo politico. Si tratta delle questioni relative al plafonamento e degressività, alla convergenza esterna, ai tassi di cofinanziamento nello sviluppo rurale ed al trasferimento di risorse tra pilastri. Alleghiamo qui sotto il comunicato stampa della Commissione europea ed una nota esplicativa sui principali elementi della riforma.