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In occasione del Consiglio agricolo informale di Vilnius iniziato ieri, ufficialmente dedicato all’agricoltura familiare (il 2014 sarà l’anno dedicato alle aziende agricole a gestione familiare), sono riprese le discussioni sulla riforma della PAC, in vista della risoluzione dei punti lasciati “aperti” dall’accordo del 26 giugno. Obiettivo un’ulteriore soluzione di compromesso sugli aspetti sui quali le tre istituzioni non avevano trovato un accordo in occasione del “negoziato fiume” di Lussemburgo. Il Parlamento europeo, per voce del relatore Capoulas Santos, spinge per una maggiore degressività (15% oltre i 150.000 euro e 25% sopra i 300.000) e per diminuire i trasferimenti dal secondo al primo pilastro. Cercando di stilare un calendario indicativo e provvisorio, le scadenze potrebbero essere le seguenti: riunione interna al Parlamento tra coordinatori dei gruppi politici l’11 settembre, “trilogo finale” il 17 settembre, voto in comagri il 30 settembre o, più probabilmente il 16 ottobre (per il voto formale i testi devono essere tradotti in tutte le lingue dell’UE), voto in plenaria il 22 ottobre o 18 novembre, mentre l’approvazione finale in Consiglio dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno (l’ultimo Consiglio agricoltura è in programma il 16 dicembre). La pubblicazione non dovrebbe avvenire prima del gennaio 2014.