Condividi
Condividi
Dalla relazione della Commissione europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare sulle frodi alimentari, emerge che il biologico è il terzo prodotto per frodi alimentari dovute all’etichette ingannevoli in Europa.
Il documento ricorda alcuni episodi recenti come l’impiego di antigelo negli alimenti, la vendita di uova finto-biologiche e il caso della carne di cavallo. E’ utile ricordare che l’Unione europea non ha una definizione riconosciuta di frode alimentare , se non quello che si trova nel regolamento 178/2002, quando si dice che l’etichettatura, la pubblicità, la presentazione e il confezionamento non devono fuorviare i consumatori. Certo è che l’applicazione di questa disposizione varia molto tra i vari Stati. Probabilmente il nuovo Regolamento 1169/11 in parte risolverà questo problema.
Il recente accordo tra il Ministero dell’Agricoltura e l’Agenzia delle Dogane che ha introdotto l’adozione di uno specifico codice doganale da utilizzare per i prodotti di agricoltura biologica importati da Paesi terzi, ridurrà sicuramente il rischio di frodi, tuttavia siamo, purtroppo, la prima e per ora l’unica nazione che ha adottato questo provvedimento, ma speriamo che la Commissione, sollecitata da anni dalla nostra organizzazione ad adottare un provvedimento simile a livello europeo, si senta ora in dovere di seguire i passi italiani.