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“L’Italia è leader mondiale per numero di produzioni certificate, ovvero 261 prodotti a denominazione d’origine, di cui 13 registrate nel corso dell’ anno in corso (4 Dop e 9 Igp)”. Lo rileva Confagricoltura analizzando il ‘Rapporto 2013 sulle produzioni agroalimentari italiane Dop, Igp, Stg’ di Qualivita ed Ismea, presentato oggi presso il ministero delle Politiche agricole.
“In quantità – sottolinea Confagricoltura – i prodotti a denominazione d’origine raggiungono le 13 milioni di tonn, di cui il 32% viene esportato per un valore pari a circa 2,5 miliardi di euro (di cui 1,5 miliardi solo per i formaggi). Ma la quota di export potrebbe essere tre-quattro volte di più se le produzioni made in Italy non fossero penalizzate da agro pirateria ed italian sounding, cioè prodotti che echeggiano l’italianità che non hanno”.
“Saranno importanti le modalità applicative di Bruxelles del regolamento UE 1169/11 attese inizialmente entro il mese corrente, ma rimandate – spiega Confagricoltura –. Mettere sulle confezioni di cibi la bandierina tricolore quando questi prodotti non hanno nulla di italiano è un comportamento scorretto che penalizza tutto il vero italian sounding e perché trae in inganno i consumatori e li allontana dalla qualità e dalla tipicità”.
“Il made in Italy – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – si tutela anche dando informazioni certe e chiare in etichetta sull’origine degli alimenti, con la trasparenza sempre richiesta da produttori e consumatori. Le norme europee ci sono, basta avere la volontà di attuarle”.