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Si è conclusa lo scorso martedi 14 gennaio la consultazione interna alla Commissione europea, lanciata a fine anno, su alcuni degli atti delegati della riforma della PAC. Ricordiamo che si tratta degli atti relativi ai regolamenti pagamenti diretti, sviluppo rurale e, in parte, all’ocm unica; le discussioni sui restanti atti delegati sull’ocm unica, quale, ad esempio, quello che stabilirà le norme per il nuovo sistema di autorizzazioni per gli impianti nel settore vitivinicolo, inizieranno a fine gennaio e dovrebbero concludersi non prima del prossimo autunno inoltrato. Quello che è certo è che numerose modifiche sarebbero state richieste dalla Direzione Generale “Ambiente” e “Clima”, soprattutto in materia di greening, su cui i gabinetti dei rispettivi Commissari hanno criticato la DG Agricoltura per aver diluito l’impatto ambientale di questa misura, già messo a dura prova, a loro avviso, dall’esito finale del negoziato politico ad ottobre. Tra i punti che restano ancora da risolvere, anche a detta dello stesso Parlamento europeo, le sanzioni del greening, e l’esclusione delle colture proteiche dall’applicazione della disposizione sulle aree ad interesse ecologico, la prima allocazione dei premi PAC, gli aiuti ai giovani ed alcune criticità delle disposizioni che vietano il doppio pagamento (greening per gli aiuti diretti e agroambientale per lo sviluppo rurale). Per quanto riguarda la tempistica e la procedura, la Commissione dovrebbe adottare gli atti il 10 marzo in tempo utile per consentire al Parlamento di esprimere rapidamente il proprio consenso, prima della fine dell’attività, prevista per metà aprile. Rimarrà poi da vedere quando arriverà il via libera del Consiglio (anche in questo caso si tratta di "prendere o lasciare"). In ogni caso questa fase dovrebbe concludersi entro la prossima estate. Intanto sono stati pubblicati a fine anno in Gazzetta Ufficiale UE i testi definitivi dei quattro regolamenti di riforma della PAC.