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Sviluppare un lavoro comune di assistenza e servizi nel settore agricolo, in particolare alle aziende italiane attive in Romania. E’ questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto da Confagricoltura e Confindustria Romania che oggi viene presentato a Bucarest con il convegno “Agricoltura tra Italia e Romania: prospettive ed opportunità verso il 2020 – Filiere agricole, mercati, riforma della PAC e internazionalizzazione delle imprese”, patrocinato dall’Ambasciata d’Italia in Romania, la prima occasione pubblica di collaborazione tra le due organizzazioni.
L’iniziativa è anche un’occasione di analisi ed informazione delle prospettive del settore primario nel Paese e delle opportunità che questo può offrire alle imprese italiane e rumene.
“Confagricoltura sostiene da tempo che l’internazionalizzazione è un fenomeno inevitabile e auspicabile – ha detto il presidente di Mario Guidi, che ha partecipato all’evento, insieme al componente di giunta con delega su questa materia Giandomenico Consalvo -. Deve essere colto sempre come un’opportunità piuttosto che come un rischio, poiché alla intensificazione delle attività internazionali, nel loro più ampio significato, corrispondono un maggiore interscambio, più investimenti diretti, possibilità di crescita economica e culturale per le imprese e per i Paesi”.
La “Lettera di intenti” siglata a novembre 2013 dalle due Organizzazioni, oltre a sancire una collaborazione di ampio respiro, prevede in particolare l’apertura di un “Desk agricoltura” al servizio delle imprese agricole a capitale italiano in Romania, presso l’ufficio di Bucarest di Confindustria Romania; la costituzione presso Confindustria Romania di una commissione dedicata all’agricoltura nell’ambito della quale saranno presenti un delegato scelto prioritariamente da Confindustria ed un consigliere scelto prioritariamente da Confagricoltura; la realizzazione di azioni informative dedicate al settore e l’organizzazione congiunta di eventi ed iniziative di vario genere.
L’agricoltura ha una notevole importanza nell’economia e nella società romena, anche se il settore ha ancora delle potenzialità largamente inespresse. Non a caso il Paese, è un importatore netto di prodotti agroalimentari, e non riesce con le proprie produzioni a soddisfare il fabbisogno interno. L’Italia è al sesto posto tra i fornitori ed esporta verso la Romania principalmente prodotti ortofrutticoli e carni.
Per quanto riguarda gli investimenti esteri, negli ultimi dieci anni l’Italia è stata al primo posto per numero di aziende registrate ed occupa il settimo posto per capitale investito. Anche nell’ambito agricolo l’Italia è al primo posto tra gli investitori stranieri, con la gestione di oltre il 24% della superficie agricola detenuta dagli investitori stranieri e l’8,5% della superficie agricola del Paese.
Nel 2013 risultavano registrate 17.169 imprese a partecipazione italiana attive in Romania. Tra queste ben 1.219 operano nel settore agricolo, in quarta posizione dopo il commercio all’ingrosso (escluso quello dei veicoli), le attività immobiliari e le costruzioni di edifici.
“La collaborazione con Confindustria Romania, già saldamente presente sul territorio, con 700 aziende associate che danno lavoro ad oltre 130.000 dipendenti – ha concluso Guidi – permetterà alla nostra Organizzazione di comprendere meglio la realtà agricola del Paese e di collaborare a far crescere le imprese italiane che operano nel settore. L’obiettivo di Confagricoltura è diventare per queste un punto di riferimento sul territorio, fornendo assistenza sindacale, tecnica ed economica”.