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Con la conversione in legge del decreto “Destinazione Italia” viene definitivamente estesa anche alle imprese agricole ed ittiche la disciplina degli incentivi per i consorzi di internazionalizzazione.
Confagricoltura esprime viva soddisfazione per un provvedimento fortemente voluto da Palazzo della Valle che aveva sollecitato da tempo la questione al ministero delle Politiche agricole ed al ministero dello Sviluppo economico.
“Era del tutto ingiusto – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – escludere le imprese agricole dagli incentivi per i consorzi; peraltro in un momento nel quale la propensione all’export dei nostri operatori è fattore essenziale di crescita e sviluppo per il Paese, come dimostrano anche i dati Istat della bilancia commerciale diffusi ieri.”
Purtroppo la norma approvata contiene un aspetto critico che va assolutamente superato. Gli incentivi alle imprese agricole sono concessi solo nei limiti del regime de minimis (quindi limitati a 15 mila euro per tre esercizi come prevede il nuovo regolamento in vigore dal primo gennaio); ed in più nella norma di conversione – per un’evidente ‘svista’ – il riferimento è al regolamento valido sino al 31 dicembre 2013 che prevedeva un importo massimo di soli 7.500 euro.
“Ringraziamo molto i due ministeri che ci hanno supportato, consentendo finalmente di chiarire che il regime di incentivi per i consorzi è esteso anche al settore agricolo – ha concluso Guidi -. Ora però bisogna intervenire per migliorare questo provvedimento. Da un lato va quanto prima precisato che l’importo massimo concedibile è quello più elevato valido dal primo gennaio scorso, come pure prevedeva un apposito emendamento promosso da Confagricoltura. Poi più in generale, in sede comunitaria, va innalzata almeno a 50 mila euro la soglia del de minimis come il coordinamento Agrinsieme aveva provveduto a chiedere al Governo in più occasioni. Un aumento che peraltro risulterebbe utile per aumentare l’efficacia di altri provvedimenti che fanno riferimento al regime de minimis.”