Categories: Archivio, Pol. Agricole

Condividi

Categories: Archivio, Pol. Agricole

Condividi

"In un Paese di affabulatori e di politici spesso vanesi, per fortuna, ci sono ancora cittadini, imprese e organizzazioni di interessi che pensano al dovere civico di contribuire al bene comune. Il convegno organizzato dall’associazione delle bonifiche (Anbi) il 18 febbraio è stata una occasione importante: ancora una volta il presidente nazionale Massimo Gargano e il segretario generale dello Snebi, Anna Maria Martuccelli, hanno portato idee e concrete proposte sul tema della manutenzione del territorio che – riassunte nel Piano idrogeologico nazionale – potrebbero dare al Paese immediate e molteplici occasioni di lavoro e una virtuosa economia fatta di programmazione e di opere pianificate in alternativa alla logica del pronto soccorso cui è avvezza la politica delle Regioni e i comportamenti poco trasparenti delle loro burocrazie”. Così Augusto Cianfoni, segretario generale della Fai Cisl, sul convegno del 18 febbraio scorso in cui l’Anbi ha presentato il suo Piano per la riduzione del rischio idrogeologico.
"La invocata riforma del Titolo V della Costituzione va in questa direzione: togliere alle Regioni la capacità di spesa sulle opere idraulico agrarie e idraulico forestali sarebbe un segno di risanamento culturale e morale dell’Italia. E’ sintomatico che negli stessi giorni delle recenti alluvioni e delle tragiche frane registrate in molte parti d’Italia, in Senato si stessero discutendo proposte per la soppressione dei consorzi di bonifica: conferma dolorosa che alcuni ambienti politici abbiano perso il senso della realtà che va sempre di pari passo con lo smarrimento del senso del ridicolo".
"La Fai è talmente convinta invece del ruolo insostituibile dei consorzi di bonifica (come pure dei consorzi forestali per esempio) – prosegue Cianfoni – che organizzerà proprio con l’Anbi una giornata seminariale sulle sue proposte per mitigare il rischio idrogeologico a cui coinvolgerà i delegati rsa degli stessi Consorzi insieme ai propri segretari regionali e più in generale sull’esigenza di prevenire i disastri manutenendo il territorio, i torrenti e i fiumi la Fai promuoverà una campagna di informazione nel Paese e chiederà ai candidati alle prossime elezioni europee di sostenere in Europa il varo di un piano trentennale – parallelo alla Pac – proprio per la manutenzione ordinaria e straordinaria del Territorio montano e collinare e degli alvei dei torrenti e dei fiumi a forte impatto occupazionale". (CHARTABIANCA) red