Condividi
Condividi
Non sono bastate le continue sollecitazioni alle istituzioni competenti, la disponibilità a fornire chiarimenti e spiegazioni, per rimettere in moto i pagamenti comunitari agli agricoltori bloccati in seguito all’inchiesta della Guardia di Finanza denominata “Bonifica”. E anche lo sblocco annunciato a maggio finora è rimasto lettera morta. Per questo Agrinsieme – il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative agroalimentari – ha deciso di passare dalle parole ai fatti, annunciando un sit-in di protesta che si terrà il 12 giugno a Roma, a partire dalle ore 9, sotto le due sedi dell’Agea, in via Salandra e via Palestro.
La questione non è più rinviabile. Attualmente migliaia di imprese del settore rischiano il fallimento -spiega Agrinsieme-. La sospensione totale dei pagamenti Pac a causa dell’inchiesta delle Fiamme Gialle sta provocando una grave sofferenza economica tra le molte aziende coinvolte nell’indagine e per le quali il blocco è stato dichiarato ingiustificabile. Per questo Agrinsieme chiede l’effettiva risoluzione degli impedimenti, laddove non sia evidentemente e incontrovertibilmente dimostrata la presenza di fatti che ne impediscano il superamento.
La certezza e la tempestività dei pagamenti sono fondamentali per le aziende agricole -osserva Agrinsieme- e diventano vitali in momenti come questo in cui le imprese affrontano difficoltà enormi a causa della persistente crisi economica. Ecco perché è ora di passare ai fatti per uscire da questa situazione di stallo non più sostenibile.