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Nel corso del Convegno “Politica Agricola Comune 2014-2020 Analisi e Prospettive” promosso da Confagricoltura Sardegna e Confagricoltura Sassari-Olbia-Tempio – che si è svolto a Sassari il 26 settembre u.s. presso la Promocamera di Sassari – sono stati illustrati gli effetti dell’applicazione della nuova PAC 2014/2020 davanti a una sala affollata di imprenditori agricoli e addetti ai lavori.
Dopo i saluti del Presidente di Confagricoltura Sassari-Olbia-Tempio, Matteo Luridiana, che ha presentato il motivo e l’obiettivo dell’iniziativa, ha esordito l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi – alla quale spettava l’intervento conclusivo, ma ha aperto i lavori per partecipare alla seduta della Giunta regionale prevista in tarda mattinata. Nel corso del suo intervento l’assessore ha ripercorso le tappe del duro negoziato svolto nei tavoli di negoziazione nazionali. La Falchi ha dichiarato che sono state recuperate parecchie risorse a favore della Sardegna e che beneficeranno dei premi accoppiati il comparto ovi-caprino, nel piano zootecnico, e il grano duro.
Il direttore di Confagricoltura Sardegna, Maurizio Onorato, ha auspicato che i prossimi bandi del nuovo Programma di sviluppo rurale siano chiari e immediatamente comprensibili, così da evitare l’interpretazione da parte dei funzionari che determina una mancata omogeneità operativa nei diversi territori. In caso contrario sarà l’imprenditore a farne le spese.
Gianni Ibba, direttore generale di Argea, ha illustrato il nuovo Psr 2014/2020. Ha dichiarato che la dotazione finanziaria è di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro, 18 le misure e 44 le azioni. La bozza del nuovo Psr è stata inviata a Bruxelles lo scorso 22 luglio e la Commissione europea entro il 21 ottobre 2014 dovrà comunicare eventuali osservazioni. Ibba ha sottolineato come il costante confronto con le organizzazioni agricole è stato e sarà utile nella stesura dei nuovi bandi (per renderli più semplici e comprensibili) e per raggiungere gli obiettivi di spesa. In questo senso sarà creato uno sportello unico per la gestione delle misure del Psr e delle erogazioni aziendali per permettere alle aziende agricole di accedere realmente ai fondi.
Vincenzo Lenucci, direttore dell’Area economica di Confagricoltura nazionale, ha illustrato le principali novità della nuova PAC: dalla convergenza “modello irlandese” – nel 2019 nessun titolo dovrà essere più basso del 60% del valore medio nazionale e nessun titolo potrà ridursi di più del 30% rispetto al suo valore iniziale – alla nuova composizione dei pagamenti diretti e al greening – gli incentivi saranno erogati sulla base della sostenibilità ambientale; dalla soglia minima per la domanda – 250 euro per il 2015 e il 2016, 300 euro per il 2017 – alla degressività – per importi superiori a 150.000 euro è prevista una riduzione del 50%, per la parte eccedente i 500.000 euro è prevista una riduzione del 100%; ai futuri beneficiari con l’innovativa figura dell’agricoltore attivo – d’ora in poi riceveranno contributi Pac solo IAP, CD, possessori di partita IVA.
Ha inoltre illustrato degli esempi concreti simulando quello che andranno a percepire gli imprenditori agricoli dal 2015 al 2019.
Luca Sanna, presidente di Confagricoltura Sardegna, ha dichiarato che l’impatto della nuova Pac sulle aziende sarde sarà problematico, non solo per la complessità delle norme ma anche perché ancora non è pronto il programma informatico sul quale verranno compilate le domande. Uno stimolo in più – ha concluso Sanna – per Confagricoltura Sardegna per assistere ancora meglio le aziende associate e nel supportarle nella compilazione delle domande.