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“La situazione delle aziende agricole sta peggiorando giorno dopo giorno a causa del perdurare delle condizioni climatiche che stanno ritardando notevolmente le precipitazioni. Se la situazione dovesse durare ancora a lungo sarà necessario un intervento della Regione”. Lo afferma il presidente di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna, fortemente preoccupato per la siccità che sta colpendo l’isola.
“Secondo i dai dell’Arpas –dice Sanna – a settembre 2014 ‘le medie mensili delle temperature minime risultano inferiori ai 10 °C in tutte le aree di montagna mentre arrivano sino a circa 20 °C nelle zone costiere e nell’area di Cagliari’, mentre le precipitazioni risultano notevolmente inferiori, e in modo preoccupante, alle medie degli ultimi anni”.
Secondo i dati pubblicati dall’Arpas infatti “le precipitazioni di settembre hanno interessato la Sardegna in misura modesta. I cumulati di precipitazione sono stati superiori ai 10 mm solo sulla Sardegna orientale, sul Sulcis-Iglesiente e in qualche zona di montagna. Si tratta di valori decisamente modesti per il mese di settembre. Il grosso delle piogge è caduto nel corso della terza decade, mentre le piogge delle prime due decadi sono state quasi nulle. Anche il numero di giorni piovosi, compresi tra 1 e 4, risulta decisamente al di sotto della corrispondente media climatica trentennale”.
“Mentre nelle aziende le pecore iniziano a figliare e diventa sempre più necessaria l’alimentazione ricca di liquidi per consentire una corretta crescita degli agnelli – spiega Sanna -, i terreni sono sempre più difficili da arare, gli allevatori sono costretti, a novembre, a ricorrere all’irrigazione con conseguente aumento dei costi di gestione e riduzione dei guadagni. Se la situazione dovesse persistere, e le previsioni meteo non sono favorevoli, chiederemo all’assessore dell’Agricoltura misure urgenti per le campagne”.