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“Siamo molto preoccupati per le parole del neo commissario all’Agricoltura Philip Hogan che in audizione alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha dichiarato che non è intenzione della Commissione avere una maggiore flessibilità nell’applicazione delle aree ecologiche e delle altre misure del Greening previste almeno nell’anno di avvio della riforma della Pac”. Questo il commento di Agrinsieme, il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che nei giorni scorsi si erano espresse a favore di un differimento degli impegni del greening introdotti nella nuova Pac.
“La preoccupazione – spiega Agrinsieme – nasce dal fatto che una buona parte degli agricoltori italiani stanno già nella fase della semina e potrebbero incorrere in violazioni delle disposizioni previste dal cosiddetto greening (inverdimento): diversificazione colturale, realizzazione delle aree di interesse ecologico, mantenimento dei prati permanenti. Ciò anche perché il Ministero italiano sta attualmente predisponendo il testo di un ulteriore Decreto esecutivo che dovrebbe contenere anche ulteriori specifiche relative al greening”.
Agrinsieme ricorda che sia il Parlamento Europeo che il Comitato delle organizzazioni agricole e cooperative europee (Copa-Cogeca), a fronte delle difficoltà riscontrate in diversi paesi europei, avevano già richiesto maggior tempo per l’applicazione di norme che ancora non sono chiare e definite.
“Rinnoviamo con forza l’auspicio che, come richiesto dal Parlamento europeo – conclude Agrinsieme – ci sia uno slittamento di un anno per quel che riguarda almeno le ripercussioni per eventuali inadempienze da parte dei produttori nel rispetto delle regole del greening”.