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Nel decreto legge “milleproroghe” in corso di pubblicazione è stata confermata la proroga del regime di tassazione delle agroenergie previsto esclusivamente per il 2014.
Pertanto anche nel 2015 si applicherà il regime fiscale di cui al comma 1 bis dell’art. 22 del d.l. 66/14 che prevede che il prelievo fiscale debba essere limitato ai corrispettivi della vendita dell’energia, con esplicita esclusione della quota incentivo per il biogas e le biomasse, con la previsione di una fascia di produzione di energia che continua ad essere considerata produttiva di reddito agrario (260.000 kWh per il fotovoltaico e 2.400.000 kWh per le biomasse ed il biogas).
Per cui, anche se non si è riusciti ad ottenere la stabilizzazione del regime fiscale previsto per il 2014, si è evitato che a partire dal 2015 venisse applicata una tassazione spropositata al settore del biogas e delle biomasse prevista dal comma 1 dello stesso articolo 1 del DL 66/14.
Ora già in fase di conversione in legge del decreto legge mille proroghe, o nel corso dell’approvazione del collegato ambientale, si cercherà di stabilizzare il regime di tassazione di cui trattasi prevedendo gli opportuni aggiustamenti diretti a risolvere il problema della connessione all’attività agricola per gli impianti di potenza superiore a 300 kW per il biogas e le biomasse e a 200 kW per il fotovoltaico.