Condividi
Condividi
In ritardo di una settimana rispetto al calendario inizialmente previsto, domani il Collegio dei Commissari dovrebbe adottare la proposta di modifica delle norme di autorizzazione all’utilizzo (e quindi all’importazione) di organismi geneticamente modificati.
La proposta dovrebbe ricalcare quella relativa alla coltivazione, approvata a fine 2014, anche se le decisioni di vietare l’immissione in commercio di un ogm dovrebbero essere giustificate "caso per caso", senza che venga predeterminata una lista esaustiva di motivi come invece avviene nel caso della coltivazione. Rimangono comunque escluse "ragioni legate alla valutazione dei rischio per la salute e per l’ambiente" che continuano a rilevare invece per la normale procedura UE di autorizzazione, che resterà valida. Con la modifica che dovrebbe vedere la luce domani, infatti, si stabiliscono le condizioni per uno Stato membro per decidere di vietare l’utilizzo di un ogm una volta che esso sia stato comunque approvato dall’UE (secondo le regole attuali).
C’è inoltre attesa per quanto riguarda la decisione della Commissione sugli ogm ancora in attesa di via libera da Bruxelles; anche per questi prodotti sarà domani il giorno buono?
Intanto gli ambasciatori di USA, Canada, Argentina e Brasile, hanno scritto alla Commissione europea per manifestare "seria preoccupazione" per una proposta che impatterebbe direttamente il commercio internazionale e comporterebbe distorsioni commerciali. Inoltre gli ambasciatori auspicano che la Commissione "assicuri che ogni opzione allo studio sia coerente con gli obblighi in sede WTO e non abbia conseguenze negative sul mercato interno".