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Il leit motiv del Commissario Hogan fino ad oggi in materia di semplificazione è sempre stato: “si, ma senza mettere mano agli atti di base”.
Posizione che ha fin da subito attirato molte critiche, per il rischio di inefficacia di tutto l’esercizio.
La scorsa settimana, per la prima volta, il Commissione ha affermato che alcuni aggiustamenti tecnici a livello di atti di base potranno essere previsti per andare incontro alle richieste maggioritarie degli stakeholders intervenuti nel dibattito. Quindi il futuro dovrebbe portare non più e non solo una revisione delle Aree ad interesse ecologiche, già prevista nel 2016, ma anche modifiche più sostanziali, molto probabilmente indirizzate soprattutto a metter mano allo stesso greening, da più parti additato come “responsabile della riduzione del sostegno della PAC in alcune tra le zone maggiormente produttive”.