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Si è concluso il 3 luglio u.s. a Milano, nella prestigiosa Casa degli Atellani – Vigna di Leonardo, il progetto di incoming di importatori provenienti dai Paesi dell’Asia centrale, dalla Penisola araba e dalla Turchia dedicato al florovivaismo, organizzato da Confagricoltura e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il sostegno del ministero dello Sviluppo economico, nell’ambito delle iniziative previste per Expo 2015.
Si è trattato di uno dei tanti progetti di internazionalizzazione realizzati da Confagricoltura ed è stato rivolto ai distretti produttivi del florovivaismo ed alle aziende associate che vi operano e che sono in grado di rivolgersi ai mercati esteri. Un numero che può essere stimato in circa 1.500 aziende.
I 21 operatori esteri, tutti di alto livello professionale e di responsabilità decisionale che hanno partecipato al progetto, provenivano da Arabia Saudita, Azerbaijan, Emirati Arabi Uniti, Georgia, Kazakhstan, Turkmenistan ed Uzbekistan, Paesi in espansione, con disponibilità economiche, molto interessati al florovivaismo. Si tratta di un settore che in Italia rappresenta 21 mila aziende agricole, una superficie di quasi 29mila ettari e una produzione di 2,6 miliardi di euro nel 2014, con oltre 100 mila occupati e un indotto di notevole importanza sia a monte, sia a valle della filiera. Sul fronte degli scambi, l’Italia è esportatore netto di piante, alberi, arbusti, fogliame e fronde, con un saldo positivo della bilancia commerciale che, nel 2014, è stato di 180 milioni di euro.
“L’iniziativa di Confagricoltura e ICE Agenzia – ha detto il direttore generale di Confagricoltura Luigi Mastrobuono – è diretta a valorizzare il made in Italy florovivaistico e la vocazione all’export delle nostre aziende del settore. Il tutto teso anche a concretizzare il nuovo ‘brand’ di Confagricoltura, ovvero quel ‘coltiviamo capolavori’ che rende il made in Italy agricolo italiano fiore all’occhiello del nostro Paese”. “Un concetto che sintetizza molto bene il saper fare italiano, in grado di integrare magistralmente le risorse del territorio con tradizione, arte e cultura millenarie” – conferma per parte sua Roberto Lovato, dirigente dell’Ufficio Agroalimentare e Vini di ICE Agenzia.
Gli importatori, che sono rimasti in Italia una settimana, hanno potuto visitare ed entrare in contatto con i più importanti distretti florovivaistici del nostro Paese. A cominciare dalla Sardegna, dove hanno visto alcune significative aziende associate a Confagricoltura, come la società agricola Sgaravatti Land, nella zona di Capoterra, dove si è svolta anche la cena di gala.
Dalla Sardegna gli importatori stranieri hanno raggiunto la Toscana, per visitare il distretto florovivaistico di Pistoia e svolgere alcuni incontri d’affari. I buyer sono rimasti particolarmente colpiti dalla vocazione del territorio, un grande unico vivaio-giardino con migliaia di specie e varietà coltivate, dove l’innovazione è la chiave del successo, con lo sviluppo di tecniche di coltivazione all’avanguardia, sistemi di conservazione delle piante fuori terra, ricerca e sperimentazione di nuove varietà.
Dalla Toscana alla Sicilia, per vedere le aziende del distretto catanese specializzate in piante mediterranee, tropicali e subtropicali, tra cui Piante Faro, che hanno organizzato una cena nel Relais Donna Carmela.
Venerdì scorso, nella prestigiosa cornice della Vigna di Leonardo a Milano, le delegazioni di buyer hanno incontrato le aziende floroviaistiche di Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto e del gruppo Civi-Italia, il Consorzio nazionale di vivaisti che opera nella produzione di piante da frutto, agrumi, olivo, fragole e orticole.
La giornata, densa di contenuti, è stata arricchita da due eventi collaterali organizzati da Confagricoltura Liguria. Uno dei più noti flower designer italiani, Antonio Trentini che, grazie ai fiori donati dal Mercato dei fiori di Sanremo, ha mostrato l’abilità italiana nel creare fantastiche composizioni floreali, invidiate da tutto il mondo. E il noto chef stellato Andrea Mainardi, che si è esibito in uno show cooking, con la preparazione di piatti i cui ingredienti principali sono state proprio le erbe aromatiche. Cena conclusiva organizzata da Confagricoltura Lombardia ed offerta da Green Italy Network Group.