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“Mentre il prezzo all’origine del latte continua a scendere, quello al consumo continua a lievitare. In base ai dati del CLAL, quest’anno il prezzo alla stalla mediamente di 36,2 centesimi a litro è diminuito del 13,6%, mentre quello al consumo è cresciuto del 2,14% e si attesta a quota 1.43 euro a litro”. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alla protesta in atto dei produttori che chiedono una congrua remunerazione per il latte conferito all’industria.
“Non va dimenticato – osserva Confagricoltura – il ruolo fondamentale che ha la produzione lattiera regionale per i formaggi Dop della Lombardia come Grana Padano, Provolone, Gorgonzola, Taleggio. L’unicità dei formaggi tipici è dovuto anche ad un latte di qualità per il quale si prevede una particolare alimentazione delle vacche e costi produttivi in aumento, compresi quelli del gasolio e del lavoro. A fronte di una qualità del latte conferito, che è la più elevata a livello mondiale, si registra un prezzo che è del 25% al di sotto dei costi di produzione”.
Dopo il nulla di fatto al Tavolo di ieri, Confagricoltura ha ripreso le iniziative di protesta e mette in guardia i consumatori: “L’industria vuole portare sul mercato prodotti lattiero-caseari italiani senza utilizzare il latte degli allevamenti italiani”.
Sono state programmate altre manifestazioni di Confagricoltura Lombardia a cui aderiscono anche gli associati di altre regioni: oggi il presidio allo stabilimento Lactalis a Corteolona (Pavia); martedì 17 quello davanti alla sede di Assolatte a Milano; giovedi 19 la manifestazione si sposta ai cancelli di Ambrosi, a Castenedolo (Brescia).
“Lactalis e tutte le altre realtà industriali devono rendersi conto – conclude Confagricoltura – che il nostro latte è fondamentale per la qualità, la sostenibilità, il rapporto con i consumatori, l’export”.