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“Il settore dell’olio d’oliva sta attraversando un momento di particolare incertezza, sia per le politiche di mercato europeo che non salvaguardano sufficientemente il prodotto interno, sia per l’andamento altalenante dei prezzi e dei volumi, non sempre di provenienza nazionale. La forza dell’olio italiano è nella prevalenza di prodotto di qualità e nella ricchezza varietale. L’olio extravergine made in Italy è il più apprezzato nel mercato europeo, con capacità di penetrazione anche nel panorama internazionale”.
Lo ha sostenuto Agrinsieme, il coordinamento di Cia, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, nel corso dell’audizione alla Camera delle Commissioni riunite Agricoltura e Giustizia, in materia, tra l’altro, di sanzioni per violazione delle norme di commercializzazione.
“Agrinsieme condivide, dunque, l’adozione di un testo di legge che disciplini in maniera semplice e diretta gli illeciti per il settore. Per il coordinamento ciò che costituisce reato dovrà continuare a definirsi tale. Importante che sia chiaramente contenuta, laddove necessario, la clausola di salvaguardia “Salvo che il fatto costituisca reato”, in modo che continui ad essere perseguito penalmente e non depenalizzato ciò che si configura come reato”.
“Un sistema sanzionatorio efficiente – ha sottolineato il coordinamento – è il primo strumento di tutela per i produttori che operano seguendo le norme e per i consumatori che chiedono sicurezza. Riteniamo quindi importante introdurre e prevedere due strumenti che rendano più flessibile l’approccio al sistema sanzionatorio, ossia la diffida/ammonimento e il ravvedimento operoso. Fondamentale resta, poi, per Agrinsieme addivenire ad un’etichettatura obbligatoria dell’origine, che sgombri quanto più possibile il terreno da occasioni di contraffazioni e frodi in generale”.