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Quest’estate l’Italia rurale piace ancora di più e le campagne italiane ad agosto faranno il pieno di turisti italiani e stranieri, dopo un mese di luglio anch’esso con ottimi risultati. E’ quanto emerge dall’Osservatorio di Agriturist che – nel bilancio di mezza estate – rileva il tutto esaurito in molte regioni d’Italia.
Con la domanda che supera l’offerta, è la Puglia ad essere incoronata regina delle vacanze in agriturismo 2016. Benissimo la Sicilia, soprattutto Siracusa e Ragusa, seguita da Erice, Taormina e San Vito lo Capo. Le presenze nelle aziende agricole calabresi crescono del 30%, malgrado la carenza delle infrastrutture. In Campania tirano, in particolare, la costiera e le zone archeologiche. Nel Lazio il rinnovato interesse per i prodotti tipici regionali si riflette positivamente sulla domanda agrituristica. Buoni i risultati delle Marche. L’Abruzzo registra una ripresa graduale dalla costa all’interno. In Umbria, malgrado le avverse condizioni meteo d’inizio estate, le presenze sono buone. In Toscana risultati positivi soprattutto nel senese e forte ripresa del turismo europeo. Buona la stagione in Sardegna. In crescita anche l’Emilia Romagna, grazie alla forte presenza degli stranieri, nord europei in testa. Anche il Veneto registra una certa crescita, soprattutto grazie ad olandesi, tedeschi, belgi ed ai turisti provenienti dai Paesi scandinavi. In Lombardia si conferma il trend positivo della scorsa estate, con forte aumento soprattutto dei tedeschi e nord europei, che apprezzano, in particolare il binomio lago ed enogastronomia. In Piemonte, luglio ottimo e con forte presenza di turisti esteri. Conferma per le Langhe forte crescita per il Monferrato, in agosto meno stranieri e più italiani. Tiene bene la Liguria con forte presenza di tedeschi, olandesi, austriaci, danesi e belgi.
“La campagna – commenta il presidente Cosimo Melacca – è un posto tranquillo, dove vivere l’estate in famiglia e ricaricarsi lontani da stress e paure per la situazione internazionale scoprendo le bellezze dell’Italia rurale. D’altronde l’agriturismo già nel periodo 2006-2014 aveva registrato incrementi di ospiti e presenze superiori, di circa 5 volte, a quelli della generalità del turismo. L’aumento delle presenze nazionali, il ritorno massiccio dei francesi e la crescita, in generale, dei vacanzieri tedeschi, belgi e nord europei sono visti con grande ottimismo dagli imprenditori associati”. Ad avviso di Agriturist “le opportunità di crescita del turismo verso l’Italia – che coinvolge direttamente anche l’agriturismo per la prossimità ai molti luoghi della cosiddetta ‘cultura minore’, alle zone di produzione agricola e alimentare tipica, a parchi e riserve naturali e, in molti casi, anche alle principali città d’arte e località turistiche balneari e montane – vanno assolutamente colte”.