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“Il fatto che mille giovani potranno impegnarsi nel servizio civile nel settore primario significa non solo riconoscere il valore economico e formativo, ma anche quello sociale e culturale dell’agricoltura. E’ un ulteriore importante tassello che, grazie all’impegno concertato dei ministeri delle Politiche agricole e del Lavoro, contribuirà a restituire l’importanza primaria che l’agricoltura merita”. Questo il commento di Raffaele Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura sull’opportunità di svolgere il servizio civile con fini sociali nel settore.
Il servizio civile – ricorda Confagricoltura – potrà essere svolto nelle fattorie sociali dove si svolgono attività a favore di persone con disagio, nella pet therapy, ma anche avviando iniziative per l’educazione al cibo e al consumo alimentare consapevole, per la biodiversità e nell’ organizzazione di fattorie didattiche. “Abbiamo sempre sostenuto le iniziative di agricoltura sociale – ha osservato Raffaele Maiorano -. Recentemente Confagricoltura ha siglato un’intesa con la Rete delle Fattorie sociali proprio per aumentare le attività solidali sul territorio. In quest’ottica potranno trovare un ottimale impiego i volontari che prestano il servizio civile”.
“Gli agricoltori – conclude il presidente dei giovani di Confagricoltura – con le loro coltivazioni gestiscono quasi metà del territorio, che diventa quasi tre quarti se sommiamo le foreste. L’attenzione all’agricoltura è importante e l’opportunità di svolgere il servizio civile in un’azienda del primario sarà l’occasione per tanti giovani italiani per conoscere la vera agricoltura e, magari, trovare un inserimento lavorativo nel nostro settore che, più di altri, ha bisogno di un ricambio generazionale”.