Categories: Archivio, Pol. Agricole

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La Giunta Regionale il 2 agosto u.s. con delibera 45/6 ha disposto l’erogazione di aiuti agli allevatori bovini per il miglioramento della produzione zootecnica mediante l’acquisto di riproduttori maschi e fattrici femmine di qualità pregiata, registrati nei libri genealogici o nei registri di razza.

Gli aiuti sono concessi in regime “de minimis” in conformità alle disposizioni del Regolamento UE n. 1408/2013. L’importo complessivo degli aiuti concessi ad ogni singola impresa non deve superare nel triennio euro 15.000.

La delibera in oggetto recita:

“L’importo complessivo degli aiuti "de minimis" concessi ad ogni singola impresa non deve superare nel triennio euro 15.000. Nel caso un’agevolazione concessa in "de minimis" superi il massimale individuale a disposizione in quel momento dell’impresa beneficiaria, l’aiuto non potrà essere concesso nemmeno per la parte non eccedente tale tetto.”

Questa dicitura, ad avviso di Confagricoltura Sardegna, contrasta con il recente parere del MIPAAF che, su richiesta di Confagricoltura nazionale, così si è espresso in merito al “de minimis” non agricolo (Regolamento UE n. 1407/2013):

l’interpretazione dello scrivente ufficio è quella di consentire al potenziale beneficiario di ottenere il cumulo dei distinti aiuti sino alla concorrenza dei 200.000 euro complessivi nel triennio di riferimento. Questa interpretazione è stata confermata per le vie brevi anche dagli uffici della Commissione europea (…) di conseguenza non può essere ammessa unicamente l’eventuale eccedenza “oltre soglia” del suddetto importo, e non il corrispettivo totale dell’aiuto concesso in un secondo tempo.

In tal senso, Confagricoltura Sardegna ritiene che tale interpretazione debba essere assolutamente trasferibile al settore agricolo e quindi porterà all’attenzione dell’assessore competente la richiesta di modifica della delibera.