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Sono migliaia le cantine e decine di migliaia le etichette che continuano a contribuire a rendere il settore vitivinicolo italiano una eccellenza mondiale in grado di competere con i grandi vini europei e di arginare l’invasione dei mercati da parte della viticoltura sudamericana e addirittura sudafricana e australiana. L’indiscutibile miglioramento della qualità dei vini, della veste commerciale e la valorizzazione di vitigni di nicchia anche da parte di regioni fino a poco tempo fa marginalizzate da questo punto di vista, favoriscono in maniera sempre più determinante una evidente crescita del Pil di questo importante comparto e dunque dell’agricoltura italiana.La presenza di numerosi e importanti buyers stranieri e decine di migliaia di turisti confermano il primato internazionale delle Fiera di settore, pur evidenziando alcuni limiti e disagi legati probabilmente alle mancanze del sistema dei trasporti e all’inadeguatezza delle strutture fieristiche; ci si aspetta da questo punto di vista che la città di Verona e la Regione Veneto intervengano con importanti investimenti finalizzati all’ammodernamento e in definitiva alla conferma della location veronese per gli anni a venire.

Il ruolo di Confagricoltura
Con uno stand di oltre 300 mq e l’affluenza di migliaia di operatori Confagricoltura ha confermato la propria leadership e la vocazione di tantissime imprese associate, che rappresentano oltre il 60% della produzione nazionale e oltre il 70% del Pil del comparto. Durante i quattro giorni della kermesse i vertici nazionali di Confagricoltura hanno tenuto numerosi incontri con i protagonisti politici del momento e con il Governo, hanno partecipato in qualità di concreti rappresentanti delle aziende vitivinicole a tutti i più importanti eventi e convegni tenutisi a margine della manifestazione.

La Sardegna
La presenza di 97 cantine e di uno stand istituzionale assolutamente all’altezza del livello della manifestazione nonché il ritiro di numerosi premi, continuano ad accrescere il ruolo della Sardegna nel panorama vitivinicolo nazionale confermato dalla soddisfazione degli operatori delle cantine, delle Agenzie regionali e dell’ Assessorato che per un intero anno sono stati intensamente impegnati per la realizzazione dell’evento. I vertici di Confagricoltura Sardegna hanno avuto l’occasione di confrontarsi con i propri associati, con i colleghi di altre regioni e con operatori stranieri, di rilasciare interviste e dichiarazioni a margine dell’evento, con il risultato che tutte le interlocuzioni hanno fatto emergere il crescente e diffuso gradimento dei prodotti vitivinicoli sardi e più in generale del brand Sardegna accompagnato dalla soddisfazione che sempre più persone sanno e conoscono dove sta la Sardegna e quali tradizioni produttive e culturali si porta dietro.