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“Il decreto legislativo che modifica la legge 30/91 su riproduzione animale, controlli funzionali e gestione dei libri genealogici delle razze, raccoglie parzialmente le proposte di Confagricoltura. Ci saremmo aspettati una maggiore apertura alla liberalizzazione dei servizi zootecnici. Confidiamo nell’azione del Governo che verrà per apportare quelle dovute modifiche che sono sempre più richieste a gran voce dagli allevatori italiani. La normativa approvata solleva dubbi sulla sua coerenza con la normativa europea in materia, dal momento che non introduce la prevista liberalizzazione dell’attività – che, peraltro, avevamo ripetutamente sollecitato.” Lo sottolinea la Giunta di Confagricoltura, commentando la norma adottata dal Governo in virtù della delega prevista dal collegato agricolo 2013.
“Il governo avrebbe potuto tenere conto – osserva la Giunta di Confagricoltura – delle osservazioni sulla necessità di assicurare situazioni di concorrenza operativa, più volte manifestate anche dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dagli analoghi dispositivi introdotti dal Regolamento UE 2016/1012 (di cui è prevista l’applicazione ad ottobre prossimo)”.
L’esecutivo di Confagricoltura auspica che il prossimo Governo possa riesaminare la materia, nell’ottica di assicurare sia maggiori aperture al mercato dei servizi, sia governance diffuse nelle strutture deputate alla gestione dei libri genealogici ed in quelle che saranno incaricate della realizzazione dei controlli sulle attitudini produttive del bestiame. “Va superata – ribadisce Confagricoltura – la situazione monopolistica, nel rispetto delle volontà degli allevatori che devono essere liberi di scegliere le strutture operative che meglio qualificano al minor costo possibile i servizi prestati”.