Condividi
Condividi
I vini italiani sono sempre più apprezzati nel mondo. Confagricoltura, attraverso Confagri Promotion, dedicato alla internazionalizzazione delle aziende vitivinicole, organizza, in questi giorni, incontri b2b con operatori provenienti da Usa, Canada, Singapore, Taiwan e Vietnam. Mercati interessanti per il vino italiano, in cui le aziende possono trovare nuovi sbocchi commerciali grazie al progetto promosso dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli.
"Il vino italiano è trendy, sinonimo di qualità ed è il prodotto agroalimentare più venduto in assoluto. Obiettivo di questi nostri appuntamenti d’affari è quello di offrire nuove opportunità alle nostre imprese proprio in quei Paesi dove si aprono spazi importanti di business", ha sottolineato Confagricoltura.
Il mercato degli Stati Uniti, ha ricordato Confagricoltura, è fondamentale per i nostri vini. E’ un Paese con cui l’Italia vanta ottimi rapporti commerciali, che negli ultimi anni si sono ulteriormente rafforzati. Gli americani hanno una buona cultura del vino e i consumi sono in crescita costante, grazie all’ampiezza della popolazione e al suo elevato potere di acquisto. Il Canada è la quinta destinazione internazionale per i vini italiani. L’Italia è il terzo maggiore fornitore di vino, dopo USA e Francia, e il 34% del vino italiano è diretto proprio in Ontario ($160milioni).
Ottime prospettive di crescita, che si attestano sul 3% annuo, per il nostro vino anche a Singapore. La popolazione, a maggioranza cinese, ama le nostre etichette. Taiwan è un mercato piccolo, ma potenzialmente molto interessante: 23 milioni di abitanti con una elevata capacità di spesa. Quello vietnamita, infine, è tra i Paesi asiatici, a parere di Confagricoltura, il mercato dalle maggiori potenzialità, grazie alla sua stabile velocità di crescita, pari al 7%.
L´iniziativa di Confagricoltura ha previsto un doppio appuntamento b2b. Il primo nell’Oltrepo Pavese e il secondo a Verona. In ognuna delle tappe, oltre agli incontri sono previste visite alle cantine. Le aziende dell’Oltrepo Pavese che hanno partecipato sono: Molino di Rovescala, Vini fratelli Tosi, Tenuta Riccardi, Giorgi Pierluigi e Franco, Castel de Lupo, Fratelli Pastore, Vini Doria, Piccolo Bacco dei Quaroni, Torre degli alberi, Isimbarda, Villa Antica, Dezza Ottavio, Tenuta Mazzolino, Ca del Gè, Castello di Luzzano, Cantina Vercesi Nando e Conte Vistarino.
A Verona, invece, le 20 aziende intervenute provengono da tutto il territorio italiano: Rossovermiglio (Bn), Busio Vini (At), Mirabella (Bs), Tenuta Borgo Conventi (Go), Azienda agricola Bertarole (Vr), Tenute Nardi (Si), Cormòns (Go), Enotria (Kr), Cantine Bonacchi (Pt), Vini Elisabetta Abrami (Bs), Cà De Rocchi-Tinazzi (Vr), San Salvatore 1988 (Sa), Cà del Monte (Vr), Le Fraghe (Vr), Bonazzi (Vr), Villa Erbice (Vr), Villa Medici (Vr), Fattoria Le Fonti (Fi),Adalia (Vr) e Poggio Bonelli (Si).