Condividi
Condividi
“Esprimiamo moderata soddisfazione per il riconoscimento di un principio importante e chiediamo, però, che si correli il prezzo del latte ovicaprino a quello di tutti i formaggi dell’Isola; questa è una delle proposte che presenteremo alla prossima riunione del Tavolo, insieme alla richiesta di vigilare per scongiurare gli acquisti di prodotto sottocosto”, continua Agrinsieme Sardegna, che condanna fermamente i nuovi episodi di violenza verificatisi nei giorni scorsi.
Ad avviso del coordinamento regionale, “è inoltre prioritario cominciare a ragionare operativamente sulla questione della vigilanza per il rispetto delle quote di produzione, attenzionando, oltre all’attività del consorzio del Pecorino Romano, anche quella di tutti gli altri consorzi e dei produttori”.
“Restiamo poi in attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti dell’annunciato D.L. emergenze, che dovrebbe prevedere le moratorie per i mutui e i finanziamenti dei pastori in difficoltà, la definizione di misure di monitoraggio per assicurare il rispetto delle quote di produzione e l’istituzione del registro telematico del latte ovicaprino, che Agrinsieme ritiene opportuno estendere a tutti i prodotti lattiero-caseari della filiera”, prosegue il coordinamento regionale.
“Il comparto ovicaprino nazionale conta oltre 7 milioni di capi; nella sola Sardegna, dove si concentrano le maggiori attività, si contano quasi 12 mila aziende, con un patrimonio che ammonta a oltre 3 milioni di capi, per una produzione media annua che nell’annata 2017-2018 è stata di 330 milioni di litri di latte ovino, la gran parte dei quali utilizzati per la produzione di Pecorino Romano DOP”, ricorda in conclusione Agrinsieme Sardegna.
***
Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.