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Si allunga la lista degli Stati membri che hanno deciso di ratificare il CETA, l’accordo economico e commerciale sottoscritto dall’Unione europea e dal Canada. L’accordo è in vigore, a titolo provvisorio, dal 21 settembre 2018.
Ieri in Francia, informa Confagricoltura, il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha annunciato che un testo formale per la ratifica sarà trasmesso a breve all’Assemblea nazionale per un voto in prima lettura entro l’estate.
Macron ha sottolineato che, dopo quasi due anni dalla messa in opera dell’accordo, non si è verificata la temuta destabilizzazione della filiera bovina francese. Inoltre, le esportazioni di vini e formaggi sul mercato canadese sono aumentate nell’ordine di otto punti percentuali.
Il presidente della Repubblica francese ha indicato che l’applicazione del CETA “garantirà le esigenze nazionali in materia di sicurezza nazionale e protezione dell’ambiente”.
Confagricoltura ricorda che la definitiva entrata in vigore del CETA è subordinata alla formale ratifica da parte di tutti gli Stati membri dell’Unione. Anche una sola bocciatura determinerebbe la decadenza generalizzata dell’Accordo.
In Spagna, il CETA è già stato ratificato. La Fepex, la Federazione degli esportatori e produttori di ortofrutticoli, ha annunciato di recente che le esportazioni di settore verso il Canada sono aumentate in volume di quasi il 90 per cento.
Secondo i dati diffusi dalla Commissione europea relativi al primo anno di applicazione del CETA, l’export di prodotti agroalimentari italiani sul mercato canadese è aumentato di oltre il 7 per cento, con percentuali sopra la media per formaggi e salumi.
Confagricoltura ricorda, infine, che il CETA prevede la tutela e il riconoscimento di una lista – che può essere estesa – di indicazioni geografiche e di qualità della UE in un Paese dove prevale storicamente la tutela della proprietà industriale.