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“L’accordo tra Stati Uniti e Cina, anche se parziale, è una buona notizia per le prospettive dell’economia mondiale. Per quanto riguarda l’agroalimentare, dovremo studiare con grande attenzione i contenuti dell’intesa che prevede uno spettacolare aumento delle importazioni cinesi di settore”.
Lo ha dichiarato il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a commento dell’annuncio ufficiale fatto ieri, a Washington, sull’intesa raggiunta tra Stati Uniti e Cina che evita l’ulteriore inasprimento del contenzioso commerciale in atto da quasi due anni.
Nel comunicato ufficiale diffuso dall’Ufficio del Rappresentante USA per i negoziati commerciali, rileva Confagricoltura, non viene quantificato l’impegno assunto dalla Cina in termini di aumento delle importazioni agroalimentari. In una conferenza stampa alla Casa Bianca, il presidente Trump ha dichiarato che gli acquisti ammonteranno a 50 miliardi di dollari. “Si tratta di una cifra che è più del doppio rispetto al livello delle importazioni in essere nel 2017, prima dell’avvio del contenzioso commerciale” – ha sottolineato Giansanti.
“Per rispettare l’impegno, la Cina dovrà rivedere la lista dei propri fornitori di prodotti agroalimentari, con inevitabili conseguenze sulla normale evoluzione degli scambi e delle quotazioni a livello internazionale. La situazione dovrà essere attentamente valutata, anche dalla Commissione europea”.
Confagricoltura segnala poi che le importazioni cinesi dagli Stati Uniti hanno già fatto registrare una ripresa negli ultimi mesi. All’inizio di dicembre, i contratti relativi alla soia riguardano 10 milioni di tonnellate rispetto alle 500mila di un anno fa. Da ricordare che gli Stati Uniti sono il primo fornitore di soia del mercato europeo.
La Cina ha anche deciso di rimuovere l’embargo sulle importazioni di pollame dagli Stati Uniti in vigore dal 2015.