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Il dialogo tra l’Europa ed i due Paesi procede in parallelo e le parti sono giunte ad affrontare tutte le tematiche: tariffe, regole di origine, strumenti relativi ad anti dumping e anti sussidi che minano la concorrenza leale, barriere tecniche al commercio (in questo caso viene specificato che non è stato raggiunto alcun accordo), settore vitivinicolo (normative, etichettatura, pratiche enologiche, ecc.), settori sensibili (in particolare quello ovino nei rapporti con la NZ) e tutti gli altri temi compresa la tutela delle IIGG in merito alla quale risulterebbe una maggiore apertura da parte della Nuova Zelanda con la quale viene riscontrata qualche opposizione.
Per quanto riguarda i rapporti di interscambio con l’Italia, il valore dell’export dei prodotti agricoli ed agroalimentari verso i due Paesi risulta in crescita nel suo insieme, mentre quello delle importazioni del comparto presenta una contrazione piuttosto significativa. I prodotti vitivinicoli restano tra le nostre principali esportazioni, in leggera crescita verso l’Australia e con un’ottima performance degli spumanti con la Nuova Zelanda, sia nei valori che nelle quantità. Crescono anche i valori delle esportazioni europee (evidenziamo quelle dei formaggi e di vini e spumanti verso la Nuova Zelanda). Nelle importazioni della UE restano ai primi posti le carni e la frutta; quest’ultima con valori in forte contrazione dalla NZ.