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Italia, in calo il settore agricolo ma si rafforza l’agroalimentare
Secondo i dati dell’ufficio statistiche dell’Ue Eurostat, il settore dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca italiana ha registrato nel 2019 una diminuzione di produzione. Nel dettaglio, l’agricoltura ha fatto segnare un calo dello 0,8% del volume della produzione rispetto all’anno precedente. Invece l’intero settore agroalimentare – ovvero agricoltura, silvicoltura e pesca insieme all’industria alimentare – ha segnato un aumento del valore aggiunto dell’1% a prezzi correnti e dello 0,1% in volume.
Risultati positivi nel Sud Italia
A fronte di un calo della produzione in tutte le aree della penisola, il Sud Italia ha invece registrato un aumento della produzione del 2,3%. Le regioni che hanno avuto maggiori risultati positivi sono la Calabria, la Campania, l’Umbria e la Liguria. Il Nord-Est ha subito il calo più rilevante (-3,1%), il Centro (-1%), le isole (-0,9%) e il Nord-Ovest (-0,5%).
Il valore dell’agricoltura italiana nell’Ue
Su un totale di valore di produzione agricola pari a 188,7 miliardi di euro nel 2019, al primo posto tra gli Stati membri troviamo la Francia, con 75,7 miliardi, mentre Germania (56,8 miliardi di euro) e Italia (56,5 miliardi) si collocano rispettivamente al secondo e al terzo posto.
I contributi all’agricoltura
Nella classifica dei paesi che nel 2019 hanno ricevuto i maggiori contributi all’agricoltura (sia nazionali che europei) risulta al primo posto la Francia con 7,9 miliardi di euro, successivamente la Germania (6,9 miliardi) e la Spagna (5,6 miliardi). I contributi alla produzione per l’Italia sono stati pari a 5 miliardi nel 2019.
Aumentano anche i prezzi al consumatore
Se in tutta l’Ue aumenta la produzione, aumentano anche i prezzi al consumo: nel 2019 i prezzi del settore agricolo in Europa hanno registrato un aumento dell’1,5%. Gli incrementi più significativi sono stati rilevati in Polonia (+8,7%), Romania (+8,4%), Germania (+7,1%) e Danimarca (+4,6%) mentre i prezzi sono risultati in calo solo in Spagna (-2,6%) e Francia (-0,5%).
In calo vino e frutta, in aumento cereali, olio e ortaggi
In tutta Europa si è registrato un calo produttivo nel settore vinicolo, in quello delle coltivazioni industriali e nel comparto di frutta e agrumi, questo principalmente perché nel 2019 paesi come Spagna, Italia e Francia hanno subito un calo della produzione, mentre hanno fatto segnare valori positivi i paesi del Nord Europa. Ecco che aumenta quindi la produzione di cereali (+10,2%) ed ortaggi freschi (+2,5%), grazie soprattutto a Paesi Bassi (+3,2%) e Regno Unito (+2,1%). Si registra tuttavia una decisa ripresa per il settore dell’olio d’oliva (+36,1%). La diminuzione del settore vinicolo in Spagna raggiunge il 24,6%. Frutta e agrumi registrano un calo del 7,4% in Spagna e del 7% in Italia.
Italia prima per vino
La generale diminuzione della produzione vinicola ha contributo a portare l’Italia al primo posto come produttore ed esportatore di vino nell’Ue. L’Italia ha prodotto 5,5 miliardi di litri su una produzione complessiva di 15,8 miliardi nell’Ue. Seguono la Spagna con 4,3 miliardi di litri e la Francia con 3,4 miliardi.
Massimo aumento degli allevamenti
La produzione animale dell’Ue è aumentata in valore (+3,6%) nel 2019 rispetto al 2018. Gli aumenti principali riguardano i suini (+4,6%), il latte (3,2%), ovini e caprini (1,8%). Per quanto riguarda l’Italia, Eurostat registra una leggera crescita generale del +0,9%.