Condividi

Condividi

Cagliari, 10 dicembre 2021 – In relazione alle ultime notizie di stampa, riferite alle polemiche emerse sulla definizione di un nuovo disciplinare di produzione del Pecorino Romano DOP e in particolare sulle razze ovine da autorizzare per la trasformazione di tale formaggio, Confagricoltura, Cia, e Copagri riconfermano di essere favorevoli all’indicazione delle sole razze autoctone storiche delle aree di produzione: Sardegna, Lazio e provincia di Grosseto. Il richiamo fatto al legame con il territorio, alla valorizzazione delle nostre specificità, erano e sono le basi per la difesa di un formaggio unico e peculiare, conosciuto fin dai tempi dei romani. Non è stata mai espressa, né recentemente e né nel passato, la volontà di favorire l’ingresso e lo sviluppo in Sardegna di razze estere, ad allevamento intensivo, il cui latte manca di quelle caratteristiche qualitative e specifiche che ha invece il latte delle razze autoctone prodotto nei nostri pascoli. Tale posizione, unitamente alle altre osservazioni che si aggiungeranno non appena saremo in possesso delle proposte approvate dal Consorzio di tutela del Pecorino romano, se mai ce le vorrà fornire, saranno poi avanzate al Ministero delle Politiche agricole. Pertanto, nessuna tolleranza verso l’utilizzo di latte proveniente da razze non storiche, che era stata richiamata in termini accidentali (accidentale significa casuale, fortuita, per errore), semmai da porre all’interno del Piano di controllo, su suggerimento dei tecnici. Aggiungiamo inoltre che la proposta avanzata dal Consorzio di una tolleranza del 10% significherebbe consentire l’utilizzo di 20 milioni di litri di latte: ipotesi assolutamente inaccettabile. E poiché, anche la fissazione di una minima percentuale sarebbe difficilmente controllabile, siamo dell’avviso che non ne sia fatta menzione nel nuovo disciplinare.
In Sardegna si producono circa 550.000 quintali di formaggi di cui 340.000 di pecorino romano, dopo l’aumento produttivo di quest’anno. C’è quindi ampio spazio per produrre diverse tipologie di formaggio con il latte di altre razze. Chiaramente il discorso sul Romano vale anche per le altre due DOP ovine regionali: Pecorino sardo e Fiore Sardo.