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Cagliari 23 febbraio 2022. “La crisi di queste ultime settimane tra Federazione russa e Ucraina non fa altro che aumentare le criticità già in atto dallo scorso autunno con il rincaro dei costi energetici, di carburanti, mangimi e delle materie prime: dai minerali ai prodotti agricoli soprattutto “mais e olio di girasole”, come ha ricordato oggi il nostro presidente nazionale, Massimiliano Giansanti.
I venti di guerra, così come accaduto con le sanzioni imposte dai Paesi Ue alla Russia nel 2014, stanno creando le peggiori condizioni della tempesta che rischia di abbattersi su un comparto già in forte difficoltà”. Così il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, che ha aggiunto: “Nell’aumento dei costi di produzione che sta colpendo il mondo delle campagne di tutta Italia, la Sardegna sta pagando una condizione ancora più pesante dovuta all’insularità che incide per ben 5700 euro l’anno sul bilancio di ogni sardo. In agricoltura poi il gap insulare è alla base di un incremento medio, rispetto alle aziende della penisola, che ora sfiora i 3000 euro nelle sole spese di carburante o di trasporto extra regione. Un dato che insieme agli altri aumenti dei costi di conduzione rischia di rendere sempre meno competitivo il nostro comparto agricolo. Ecco perché la battaglia del riconoscimento dell’insularità andrebbe portata a casa il prima possibile con il massimo impegno dei nostri parlamentari”.