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“Il decreto legge Ucraina ha destinato 195 milioni all’agricoltura, accogliendo molte delle nostre istanze. La sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale permette di compiere il primo passo per contenere il forte impatto economico derivato dall’impennata dei costi delle materie prime, dell’energia e del carburante, aggravata dal conflitto. Tocca ora al dibattito parlamentare proseguire su questa strada potenziandolo, così da permettere concretamente alle imprese agricole di poter contare su sostegni che le accompagnino verso l’uscita dalla crisi”. Questo il commento di Confagricoltura in seguito alla pubblicazione del decreto in GU.
Numerosi i provvedimenti richiesti dalla Confederazione e recepiti. Ma il caro energia continua ad avere un duplice effetto negativo: da un lato fa aumentare i costi di produzione, dall’altro fa salire con percentuali senza precedenti il prezzo dei fertilizzanti e dei mangimi. Occorre impegnarsi per potenziare le rinnovabili.
E’ positivo il credito d’imposta per l’acquisto di carburante per agricoltura e pesca. Confagricoltura auspica che, nel prosieguo dell’iter di conversione del provvedimento, le misure previste dal decreto legge possano comprendere non solo i consumi di carburante effettuati nel primo trimestre, ma anche quelli dei mesi successivi, in considerazione dell’imminente stagione delle grandi lavorazioni e delle raccolte.
“Confidiamo – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – che il dibattito parlamentare risolva questo punto, così come riteniamo fondamentale intervenire sui consumi di comparti già sofferenti, come ad esempio gli allevamenti e le serre. Strategica, infine, l’equiparazione del digestato con i fertilizzanti chimici di sintesi”.