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Per Confagricoltura, il Vinitaly 2022 si chiude con un consuntivo che va oltre le più rosee aspettative. Nella quattro giorni veronese dedicata al mondo del vino, gli approfondimenti sui temi di stretta attualità si sono alternati alle degustazioni guidate.
Come confermato dalle imprese associate a Confagricoltura che hanno popolato gli stand regionali, l’edizione di quest’anno è stata caratterizzata proprio dall’alto livello di visitatori e buyer. Livello che non ha fatto rimpiangere i numeri degli ingressi registrati nelle edizioni precedenti alla pandemia, che hanno costretto l’indotto fieristico internazionale a due anni di stop.
Il successo di Confagricoltura a Verona è stato possibile anche grazie a una grande novità: le dirette streaming dei convegni e dei talk previsti in calendario, insieme alla ripresa live del popolatissimo stand. La digitalizzazione di questa edizione – raccontata sull’home page del sito e ora disponibile sul canale YouTube della Confederazione – ha permesso infatti di seguire l’edizione appena conclusa anche da remoto.
Alta la qualità degli incontri organizzati che hanno coinvolto i massimi rappresentanti delle istituzioni (Ministri, parlamentari ed europarlamentari, sottosegretari, fino al Console Generale britannico in Italia). Con il convegno di apertura “Pane e Vino, dialogo sul concetto di rinascita”, Confagricoltura ha voluto ricordare anche quanto sia importante, in questo momento storico, lanciare un messaggio di pace e condivisione.
Ottimo il risultato degli incontri business. I B2B hanno coinvolto 45 aziende che hanno raccontato le proprie produzioni a oltre 40 buyer, provenienti da Centro e Nord America, Nord Africa, Malesia, Singapore e ovviamente, Europa. L’interesse dei compratori ha spaziato dalle bollicine ai vini fermi, in particolare i rossi superiori.
Parlare di vino vuol dire parlare di territorio, come testimoniato dall’incontro con l’Associazione Dimore Storiche sul potenziale turistico dell’indotto.
Il grande risultato di questo Vinitaly lo si deve anche all’importante contributo di partner come l’Ente Bilaterale Agricolo Nazionale (EBAN), Reale Mutua (che con Confagricoltura porta avanti anche il progetto Agricoltura100), Cifo (protagonista di una tavola rotonda con le aziende), Chateau d’Ax (per l’allestimento degli spazi), i Gal (curatori delle vetrine dedicate ai vini dei territori), Crédit Agricole (organizzatrice di un incontro sui risultati del progetto Gleres), Umana e Parmigiano Reggiano.