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credito alle imprese

Sono stati pubblicati i Decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze (D.M. 29 marzo 2022) che stabiliscono la commissione onnicomprensiva da riconoscersi alle Banche, per l’anno 2022, in riferimento agli oneri connessi alle operazioni agevolate di credito agrario di esercizio e credito agrario di miglioramento.

Il primo mira a dare risposte alle esigenze di gestione delle aziende e fornisce a queste capitali a breve e medio termine, mentre il secondo, orientato verso esigenze del capitale fondiario, riguarda essenzialmente finanziamenti di lungo periodo.

Nello specifico:

• in relazione alle operazioni agevolate di credito agrario di esercizio, per l’anno 2022, la commissione è fissata nella misura dell’1,13% per le operazioni aventi durata fino a dodici mesi e nella misura dello 0,93% per quelle di durata superiore a dodici mesi;

• in relazione alle operazioni agevolate di credito agrario di miglioramento, per l’anno 2022, la commissione è fissata nella misura dell’1,18% sia per i contratti condizionati stipulati nel 2022 che per i contratti definitivi stipulati nel 2022 e relativi a contratti condizionati stipulati fino al 2021.

Il credito di esercizio si distingue comunemente in prestiti di conduzione, della durata di un anno, in prestiti di dotazione, cioè per l’acquisto di bestiame macchine ed attrezzature, della durata di cinque anni, in anticipazioni su impegno di prodotti agricoli, ed in prestiti a favore di enti ed associazioni agrarie per l’acquisto di cose utilizzate dai soci.

Il credito di miglioramento consiste in prestiti e mutui, della durata non superiore ai 25 anni, da rimborsare mediante ammortamento con rate semestrali o annuali fisse, comprensive di quote capitali e interessi ed accessorie. Essi finanziano l’esecuzione di opere di miglioramento fondiario, come ad esempio piantagioni, rimboschimento, sistemazioni di terreno e in generale qualsiasi opera rivolta al miglioramento stabile delle aziende.