Condividi
Condividi
(CHB) – Roma, 14 nov 2023 – Pubblicato il decreto ministeriale “Interventi per la filiera agroalimentare”. Il provvedimento, per un importo complessivo pari a 25 milioni di euro, individua le modalità e criteri di ripartizione del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, per finanziare le attività di promozione nazionale e internazionale delle Denominazioni di Origine Protetta e delle Indicazioni Geografiche Protette.
OBIETTIVI. Tra gli obiettivi:
sostenere ed incrementare la commercializzazione dei prodotti agroalimentari designati da una DOP o da una IGP;
sviluppare azioni di informazione e divulgazione per migliorare la comunicazione sull’origine, le proprietà, le caratteristiche e le qualità dei prodotti agroalimentari designati da una DOP o da una IGP;
sostenere azioni per lo sviluppo dei prodotti agroalimentari designati da una DOP o da una IGP;
incrementare la rappresentatività dei consorzi di tutela
I soggetti beneficiari sono i Consorzi di tutela e le associazioni temporanee tra i consorzi.
se finalizzate a valorizzare DOP IGP per le quali esistano Consorzi di tutela riconosciuti da meno di 5 anni
volte ad accrescere la capacità operativa dei soggetti beneficiari per l’apertura di nuovi mercati nazionali e/o internazionali dei prodotti agroalimentari DOP IGP per i Consorzi di tutela riconosciuti da oltre 5 anni
Sono ammesse per tutti i Consorzi di tutela le spese che costituiscono costi di sviluppo volti alla modifica dei disciplinari di produzione che determinino miglioramenti sotto il profilo della sostenibilità.
CONTRIBUTI.
Max 300.000,00 € per i Consorzi di tutela riconosciuti
Max 500,000.00 € per le ATI tra Consorzi di tutela riconosciuti
Min 60.000,00 € per singolo soggetto beneficiario
La puntuale definizione dei requisiti richiesti ai soggetti beneficiari, dell’intensità massima del contributo in relazione alle differenti tipologie di spese ammissibili, ed eventuali specificazioni sulle attività finanziabili, nonché su ogni ulteriore aspetto attuativo e di dettaglio sono demandati all’adozione di un apposito provvedimento da parte della Direzione generale, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.