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Cagliari, 18 giugno 2024 – Dopo l’accordo raggiunto per il rinnovo del contratto regionale degli operai agricoli (quadri e impiegati), portato a casa a novembre 2023 con la firma nella sede di Confagricoltura a Sassari, arriva quello sul nazionale siglato stanotte, dopo oltre 15 ore di appassionato confronto, a Palazzo della Valle, nella sede nazionale di Confagricoltura a Roma. Il rinnovo del contratto collettivo di lavoro, scaduto lo scorso 31 dicembre, sarà valido fino a tutto il 2027.
Il contratto. L’accordo è arrivato al termine di un negoziato serrato, durato quasi sei mesi, caratterizzato da incertezze legate all’andamento degli indicatori di riferimento. L’aumento contrattuale è stato definito, complessivamente, nel 6,9% delle retribuzioni in vigore al 31 dicembre 2023, in due tranche con decorrenza 1 aprile 2024 (5%) e 1 gennaio 2025 (1,9%), in linea con gli indicatori.
Sotto il profilo normativo è stato disciplinato il lavoro a termine con la previsione di specifiche causali e sono state introdotte figure professionali meglio rispondenti alle nuove esigenze delle imprese agricole, più moderne e strutturate. È stato poi introdotto nel contratto un articolo relativo al lavoro agile, finalizzato a favorire l’utilizzo di questa innovativa modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, che può aiutare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e sviluppare la cultura del lavoro per obiettivi.
Un’attenzione particolare è stata dedicata alla previdenza complementare, nell’ottica di garantire a una platea sempre più ampia di lavoratori il secondo pilastro previdenziale. “La firma dell’accordo – ha precisato il nazionale di Confagricoltura – è un segnale di attenzione e responsabilità verso una categoria di lavoratori particolarmente qualificati e che rivestono ruoli di rilievo nelle imprese agricole”.
In Sardegna. Dello stesso avviso anche il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, che ha ricordato: “Il rinnovo dei contratti regionali e nazionali sul comparto agricolo, su cui la nostra organizzazione di categoria crede fermamente e per cui si impegna sempre in prima linea a guidare i tavoli, è qualcosa che rende il nostro comparto più vicino alle esigenze e ai bisogni della società. Un modo intelligente per stare al passo con i tempi aggiornando le norme e venendo così incontro alle necessità di quadri, impiegati e imprese agricole”.
Fonte: Confagricoltura