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(CHB) – Roma, 17 lug 2024 – Nel 2023 l’agroalimentare segna nuovi record per gli scambi con l’estero dell’Italia. In particolare, attesta il nuovo report Crea, l’export agroalimentare cresce del 6,6% rispetto al 2022, raggiungendo il record di 63,1 miliardi di euro (nel 2018 non superava i 42 miliardi di euro). Primato anche per le importazioni che raggiungono i 64,7 miliardi di euro, con un aumento del 4,1% rispetto al 2022. Tali andamenti producono nel 2023 un miglioramento della bilancia agroalimentare.
Ottima la performance per le esportazioni del Made in Italy agroalimentare, con una crescita dell’8% nel 2023, superiore a quella dell’agroalimentare nel complesso. A trainare tale andamento sono sia i prodotti agricoli sia quelli trasformati.
I DATI. Nel 2023 l’incremento in valore delle esportazioni agroalimentari italiane riguarda quasi tutti i principali mercati e prodotti. Crescono in valore e in quantità le vendite all’estero di carni preparate e formaggi, primi fra tutti Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+8,3% in valore e +6,1% in quantità). Per le importazioni l’andamento è più diversificato: dopo il netto incremento generalizzato dello scorso anno, complice l’aumento dei prezzi internazionali delle commodities, nel 2023 l’import di prodotti come olio di semi, caffè greggio e mais, si riduce in valore e in quantità.
Anche nel 2023 l’andamento dei prezzi internazionali produce un disallineamento tra l’andamento dei valori e quello delle quantità, ma più contenuto rispetto al 2022. Nel corso del 2023 l’import mostra una progressiva attenuazione della crescita tendenziale, fino a una contrazione negli ultimi mesi dell’anno, mentre l’export rimane sempre su valori positivi. Ciò determina, soprattutto nel secondo semestre, un netto miglioramento della bilancia agroalimentare, il cui disavanzo nel 2023 si attesta a 1,64 miliardi di euro, riducendosi di 1,34 miliardi rispetto all’anno precedente.
L’export del Made in Italy agroalimentare – cioè dei prodotti ad alto valore aggiunto riconosciuti all’estero come tipici del nostro Paese – supera i 46 miliardi di euro nel 2023. È in crescita dell’8% rispetto al 2022, facendo meglio dell’agroalimentare nel complesso. A tale risultato contribuiscono sia i prodotti trasformati (come prodotti da forno e formaggi), sia i prodotti agricoli, come quelli orticoli (+20% in valore).
Cresce di circa il 10% l’export verso Germania e Francia, primi due mercati di destinazione per l’agroalimentare italiano. Come pure rilevante è l’aumento in valore delle vendite verso il Regno Unito (+7,8%), mentre risulta più contenuto quello verso gli Stati Uniti (+2%).
PRIMI DATI 2024. I dati dei primi tre mesi 2024 confermano l’andamento riscontrato nell’ultima parte del 2023, evidenziando un ulteriore aumento delle esportazioni (+6,7% rispetto al primo trimestre 2023) a fronte di un calo delle importazioni (-2,5%). Tali dinamiche producono un miglioramento della bilancia agroalimentare, che risulta positiva nel primo trimestre. Le esportazioni di conserve di pomodoro e pelati crescono, in valore e quantità, di oltre il 10% rispetto al primo trimestre 2023. In generale, tutti i principali prodotti di esportazione segnano aumenti del valore e dei volumi venduti all’estero.