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Cereali

Cagliari, 5 agosto 2024 – “L’assessore dell’Agricoltura, Gian Franco Satta, intervenga rapidamente, rispondendo alla nostra lettera di qualche giorno fa, affinché il 30% dei 30milioni di euro stanziati, con due leggi nel 2022 e nel 2023, a favore delle aziende agricole non zootecniche per compensare le perdite causate da restrizioni Covid e guerra in Ucraina, non sia perso o dirottato verso altri settori”. L’appello arriva da Confagricoltura Sardegna che ricorda come sia fondamentale lasciare in tali comparti tutti i fondi disponibili, visto che il mondo allevatoriale ha già goduto di altre misure analoghe, così da compensare la gestione emergenziale del periodo pandemico e l’aumento di materie prime ed energia dall’inizio del conflitto russo-ucraino. Il pericolo, appesantito anche dal grave e ingiustificato ritardo che accompagna l’intervento da oltre un anno e mezzo, è emerso a seguito della recente pubblicazione dell’attività istruttoria seguita dall’Agenzia Laore, che prevede di intervenire su 4725 istanze ricevute, per un valore complessivo corrispondente a circa 21,5milioni di euro, avanzando quindi di 8,5milioni.

Il presidente. “Come Confagricoltura, insieme alle altre Organizzazioni di categoria, abbiamo partecipato responsabilmente agli incontri promossi dall’Assessorato per la definizione degli atti amministrativi necessari all’attuazione dell’aiuto, suggerendo proposizioni operative per l’integrale spendita delle somme disposte. Tra le nostre indicazioni c’era l’impiego, per la fissazione dei parametri unitari di intervento per tipologia di coltura e nell’attività istruttoria, della base dati ottenuta dai fascicoli aziendali delle imprese, poiché rispondenti alla realtà effettiva. Proposizioni rimaste tuttavia inascoltate visto che in questa attività sono stati utilizzati dati statistici non adeguati, che rischiano di determinare la mancata spendita di quasi il 30% delle somme previste. Una condizione di iniquità e disparità di trattamento tra comparti produttivi non tollerabile, poiché interventi analoghi disposti per il comparto zootecnico hanno visto l’intera spendita delle risorse programmate. Non vogliamo si verifichi anche stavolta quanto già accaduto per la siccità del 2017”. Così il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, che ha aggiunto: “Si tratta di una somma che, se non diversamente disposto, rischia di generare economie di spesa e non essere impiegata per le finalità previste: cosa non tollerabile e profondamente ingiusta per i comparti coinvolti. Questo – ha proseguito Mele – si potrebbe evitare alla luce dei dati complessivi disponibili per tipologia di coltura e desumibili dalle istanze presentate e utilizzabili per la ridefinizione dei parametri unitari di intervento. All’assessore chiediamo per questo di incontrare noi Organizzazioni sia per discutere nel merito dell’intervento e sia per adottare un provvedimento che modifichi le disposizioni attuative, incrementando i parametri unitari in misura proporzionale tale da consentire l’intera spendita delle risorse previste”, ha concluso il presidente regionale di Confagricoltura.