Condividi
Condividi
Cagliari, 30 agosto 2024 – Oggi scadono i termini per la presentazione delle domande di aiuto relative alla politica agricola comunitaria, tra pagamenti diretti e sviluppo rurale, che gli operatori dei Centri di assistenza agricola (CAA) hanno caricato nel cervellone informatico nazionale attraverso un nuovo sistema operativo, purtroppo mai testato finora e che ha creato numerose anomalie e mal funzionamenti nelle attività di aggiornamento e inserimento dei fascicoli aziendali agricoli. Questo banco di prova ha messo in evidenza tutti i limiti funzionali e le debolezze di Argea nell’essere Organismo pagatore (OP) regionale che, per legge, avrebbe già dovuto dare dimostrazione di essere in grado di lavorare in autonomia rispetto all’Organismo pagatore nazionale Agea. Non possiamo non ricordare inoltre che, già dalle fasi di costituzione di Argea come OP regionale, Confagricoltura Sardegna aveva rimarcato forti perplessità rispetto ad attribuzioni tanto gravose in merito a una organizzazione complessiva palesemente inadeguata. Tali perplessità sono oggi, purtroppo, sotto gli occhi di tutti con il quadro che si è venuto a creare negli ultimi mesi.
Più nel dettaglio, le difficoltà sono emerse innanzitutto dal fatto che a decorrere dalla campagna 2024 ha trovato piena applicazione nel nuovo fascicolo aziendale un sistema integrato di informazioni che tiene conto, tra le altre, della composizione strutturale e materiale dell’azienda e del piano di coltivazione grafico. Quest’ultimo compilato sulla base della nuova Carta dei Suoli Nazionale (CdSN) dove il nuovo sistema si sviluppa su base grafica satellitare e non più su base alfanumerica catastale. Tale aggiornamento dell’approccio di analisi delle superfici ha generato disfunzioni nella definizione dell’uso dei suoli: sia dal punto di vista qualitativo e sia da quello quantitativo. L’applicazione della nuova CdSN ha determinato quindi non poche criticità e forti ritardi nella lavorazione dei fascicoli. Ecco perché, come già segnalammo nei mesi scorsi con lettere formali, riteniamo discutibile e non accettabile questo aggiornamento procedurale che si sarebbe dovuto testare in modo accurato e puntuale prima della messa a disposizione dei CAA del programma. Questa innovazione degli strumenti informativi ha condotto a una serie di continui disservizi nel funzionamento del SIAN, ponendo gli operatori nella quasi impossibilità di eseguire attività un tempo considerate elementari come quella della costituzione e dell’aggiornamento del fascicolo aziendale e della presentazione finale delle domande.
A livello regionale abbiamo assistito a una situazione di attendismo inaccettabile da parte di Argea OP e, conseguentemente, dell’Assessorato dell’Agricoltura sulla definizione delle istruzioni operative per la presentazione delle domande. Chiediamo alla Regione che per il futuro non si creino le stesse situazioni che hanno obbligato i nostri operatori a lavorare sette giorni su sette, fino a ieri, e soprattutto non si alimentino condizioni di estrema preoccupazione negli imprenditori agricoli sui pagamenti dovuti. La pazienza e la responsabilità assicurata da Confagricoltura Sardegna in questa stagione non saranno più disponibili il prossimo anno, quando i sistemi operativi dovranno essere testati e resi fruibili al 100%.