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Cavallette, Laore: nel 2024 buoni risultati contro le infestazioni; 2025: non sarà emergenza; le attività previste

(CHB) – Cagliari, 17 feb 2025 – L’agenzia Laore ha pubblicato il report della lotta alle cavallette dell’annata 2024-2025, campagna condotta in collaborazione con la FAO. La strategia adottata si è basata su pratiche di agricoltura digitale e di difesa integrata a basso impatto ambientale applicate tenendo conto del ciclo biologico dell’insetto. All’esecuzione delle attività in campo, oltre ai tecnici Laore Sardegna, hanno contribuito: Protezione civile, Agenzia Forestas, Prefettura, amministrazioni comunali, compagnie barracellari.

LE ATTIVITA’ 2023/24. L’agenzia intanto ha svolto un’attività di divulgazione attraverso la produzione e diffusione di prodotti di comunicazione (brochure, locandine, opuscoli, sito web), e ha realizzato una serie di incontri per illustrare il piano antiacridico ai portatori di interesse dei territori interessati dall’infestazione, in particolare amministratori comunali, popolazione, associazioni di categoria, prefetture, operatori agricoli e proprietari dei fondi.
Sono stati realizzati corsi specifici, con focus sulla lotta all’insetto, per l’acquisizione dell’abilitazione all’acquisto e uso dei prodotti fitosanitari rivolti agli operatori impegnati nella campagna. Azioni di formazione e aggiornamento hanno inoltre coinvolto tecnici e operatori impegnati nel monitoraggio in campo con strumenti digitali di georeferenziazione. Ulteriori attività didattiche si sono rivolte a disinfestatori, personale dell’Agenzia Forestas, imprenditori agricoli, compagnie barracelli e ulteriori figure impegnate nella lotta.
Nel 2024 è stato poi redato il piano degli interventi con le strategie per contrastare l’infestazione. A partire dallo studio e dall’analisi del ciclo biologico dell’insetto si sono calendarizzati gli interventi da effettuare in campo. Il monitoraggio delle fasi vitali e la relativa georeferenziazione dei punti infestati hanno permesso la delimitazione delle porzioni di territorio considerate “ad alto rischio”. Si è individuata una superficie di circa 35mila ha sulla quale concentrare l’ulteriore monitoraggio del ciclo vitale dell’insetto, in attesa della fase biologica idonea (schiusa delle uova) per effettuare gli interventi. L’analisi dei parametri climatici correlati allo stadio vegetativo dell’insetto ha permesso di determinare il momento preciso nel quale intervenire con trattamenti localizzati nei punti georeferenziati. Ulteriori elementi del piano hanno riguardato il monitoraggio degli insetti antagonisti e la sperimentazione di prodotti a basso impatto per i quali sono state ottenute deroghe all’utilizzo.

2 FASI. La lotta si è svolta in diverse fasi. Il gruppo di lavoro, composto da squadre di tecnici Laore e Forestas, ha eseguito lo scouting del territorio “ad alto rischio” per individuare e segnalare le schiuse delle uova al personale preposto all’esecuzione dei trattamenti. Dalla fine di marzo agli inizi di luglio si sono rilevati 1.448 punti di infestazione, 1.173 dei quali sono stati oggetto di trattamenti, realizzati su un’area di oltre 2mila ha. Ciascun trattamento, effettuato con irroratrici di precisione al fine di limitare l’impatto ambientale, è stato registrato e georeferenziato.
Dai rilievi effettuati durante il periodo della fienagione (14 maggio-3 giugno), si è riscontrato un aumento della produzione rispetto all’anno precedente. È stato effettuato il monitoraggio degli individui adulti in fase di accoppiamento e sono state georeferenziate le grillare (ooteche) per la pianificazione degli interventi nell’annata successiva. I dati raccolti hanno evidenziato una riduzione pari a circa il 90% delle ovideposizioni rispetto all’annata 2023. I rilievi sulla presenza del coleottero Mylabris variabilis, uno dei principali antagonisti oofagi delle locuste, hanno riscontrato un notevole incremento della popolazione, riscontrata in oltre 2mila siti, contro i 580 dell’anno precedente.
A conclusione della campagna è stata inoltre effettuata un’indagine dal quale si evince una percezione positiva sul successo della campagna da parte di operatori agricoli e amministratori. 

IL PIANO 2025. I risultati delle attività di monitoraggio suggeriscono, nel loro complesso, scenari non emergenziali per il 2025. Sempre nel 2025 sono previste attività di controllo e contenimento, con il monitoraggio e la georeferenziazione delle varie fasi del ciclo di vita dell’insetto e l’applicazione di modelli previsionali per la pianificazione degli interventi. Questi ultimi proseguiranno con tecniche di gestione integrata e interventi demandati ai proprietari dei fondi e alle amministrazioni locali. Verranno effettuate le analisi di laboratorio per verificare la presenza di eventuali residui e il loro effetto su organismi utili e sull’ambiente. Saranno richieste le deroghe per la sperimentazione di nuovi prodotti a basso impatto per contrastare l’insetto e proseguirà l’attività didattico-divulgativa indirizzata a tecnici, operatori del settore, imprenditori e cittadinanza. Le attività saranno pianificate e realizzate in collaborazione con la FAO. (CHARTABIANCA) red © Riproduzione riservata agricoltura regione