Cagliari, 7 marzo 2025 – “Bene ha fatto l’Assessorato dell’Agricoltura ad accogliere le richieste di modifica delle disposizioni regionali riguardanti la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, sull’annualità 2025/2026, presentate da diversi Consorzi di tutela a gennaio scorso e che come Confagricoltura abbiamo più volte sollecitato, tra tavoli di confronto e interlocuzioni formali e informali, con le strutture regionali competenti”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Stefano Taras, nel commentare l’adozione del nuovo decreto pubblicato oggi, che viene incontro alle esigenze manifestate dalle imprese che rischiavano di avere forti perdite economiche e una serie di incertezze operative imposte dalla precedente versione del provvedimento. “La Regione ha oggi rimediato all’obbligo per gli agricoltori di provvedere all’espianto prima ancora della presentazione della domanda di aiuto che, di fatto, poteva essere accolta o rigettata con conseguenti notevoli perdite economiche per le aziende”, ha proseguito Taras, che ha precisato: “Con il bando precedente, per gli espianti e le lavorazioni di estirpo, infatti, si dovevano anticipare risorse, sempre con l’incognita di poter avere la finanziabilità del progetto. Nel modificare le indicazioni normate dal vecchio bando, si è inoltre superata la perdita di una o due vendemmie che si potranno portare a compimento con l’impegno di operare con l’estirpazione degli impianti a fine raccolto, così come accade in altre regioni d’Italia (dal nord al sud del paese), dove l’attività vitivinicola produce un reddito a ettaro nettamente superiore a quello registrato in Sardegna. Le modifiche del decreto sugli interventi del 2025/26 – ha concluso il presidente di Confagricoltura Sardegna – dimostrano che la collaborazione e l’ascolto tra mondo dell’impresa, organizzazioni di categoria agricola e istituzioni possono sempre porre rimedio a misure che, a volte, non soddisfano a pieno le esigenze di chi tutti i giorni produce reddito dalle nostre campagne”.