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Cagliari, 13 maggio 2023 – La proposta della Commissione UE di aumentare il livello massimo di residui di Triciclazolo (un fungicida utilizzato nelle coltivazioni esterne all’Unione Europea) per le importazioni di riso non ha raggiunto, nel Comitato permanente, la maggioranza qualificata per procedere.
Confagricoltura nazionale. “Si tratta di un primo positivo risultato per le nostre produzioni – ha spiegato il presidente della Federazione nazionale di Prodotto Riso di Confagricoltura, Giovanni Perinotti –. Auspichiamo che il Governo, in particolare il ministero della Salute, continui ad attuare ogni azione possibile per contrastare l’adozione del provvedimento unionale”.
Nell’UE. In Europa l’utilizzo del Triciclazolo è vietato. “Consentire importazioni con una soglia di tolleranza innalzata a 0,09 mg/Kg, come proposto dalla Commissione, – ha aggiunto Perinotti – favorirebbe ulteriormente l’import di riso da Paesi che non hanno gli stessi vincoli alla produzione applicati nella UE: questo significa che non sarebbe rispettato il principio di reciprocità a tutela della sicurezza alimentare, oltre a costituire una grave minaccia per la competitività delle nostre imprese”.
L’Italia, con circa 218.000 ettari coltivati, è il primo produttore europeo di riso, con poco più del 50% della coltivazione presente nell’Unione.
In Sardegna. La produzione risicola sarda non vanta grandi numeri in termini di estensioni coltivate, ma certo può contare su una qualità davvero unica che permette a numerose aziende di raggiungere mercati di primo livello in Italia e all’estero. “La battaglia sulla qualità – ha osservato il presidente di Confagricoltura Oristano, Tonino Sanna – è uno degli impegni che meglio vede posizionata Confagricoltura in tutte le sedi di confronto e rappresentanza locali ed europee. Una responsabilità che anche in Sardegna abbiamo accolto con gran favore poiché cerca di tutelare il lavoro delle imprese regionali e quindi i consumatori che acquistano il nostro riso, coltivato quasi esclusivamente nella provincia di Oristano”.
Confagricoltura accoglie quindi positivamente il voto del Comitato permanente e invita il Governo a mantenere alta l’attenzione sulla questione, a beneficio della tenuta di un comparto così importante e rappresentativo per il settore agroalimentare italiano.