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Copertina di Avvenire

“L’importante è cosa si fa e come lo si fa. Confagricoltura è un vero e proprio sistema in cui lavorano 2.700 persone, tra Confagricoltura nazionale, sedi delle federazioni regionali e delle unioni provinciali. Le donne continuano ad aumentare nella struttura, composta da persone in gamba, un vero e proprio capitale umano”. Lo ha dichiarato in un’intervista ad Avvenire il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, la quale ha anche sottolineato la sua provenienza da un contesto completamente diverso: “In me hanno visto la possibilità di traghettare l’organizzazione verso un approccio diverso e al passo con i tempi. “Avvertivo un senso di responsabilità rispetto al sistema sindacale e associativo che non conoscevo”. Facendo un bilancio di questo ultimo anno:” Ho capito che la leadership gentile, quella delle donne, funziona anche in un ambiente maschile. L’importante è costruire la propria autorevolezza per garantire omogeneità d’azione. Credo che lo stile femminile, quello con cui da sempre noi donne governiamo la famiglia, sapendo ascoltare ma poi decidendo, rappresenti la via migliore”. Alla domanda se l’agricoltura venga considerata un mondo prevalentemente maschile, la Barrile ha ribattuto: “L’importante è cosa si fa e come lo si fa”. Parlando di imprese al femminile “l’agricoltura non è indietro, anzi. Le attività economiche in rosa, in Italia, sono circa il 21%, mentre nel nostro settore sono circa il 30%. Occorre valorizzare adeguatamente queste imprese per aprire la strada a un futuro più inclusivo e sostenibile dal punto di vista produttivo, sociale e umano” ha concluso.