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(CHB) – Roma, 20 gen 2025 – Una nuova ondata di influenza aviaria sta colpendo il Nord Italia, in particolare Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Il virus allarma gli allevatori e preoccupa l’intero settore zootecnico, già alle prese con la PSA nel comparto suinicolo e la Bluetongue in quello bovino. La situazione è monitorata con attenzione da Confagricoltura ed è stata oggetto di approfondimento della prima riunione dell’anno della Giunta confederale. L’avanzamento dell’aviaria, così come altre epizoozie, richiede un ulteriore sforzo dal punto di vista della biosicurezza nelle strutture, a fronte del rischio di abbattimenti e dei conseguenti lunghi tempi nell’erogazione dei ristori, nonché delle risorse disponibili. Una riunione del gruppo degli avicoli è prevista nei prossimi giorni a Palazzo della Valle.
LE PRIORITA’. E’ una fase molto impegnativa per tutto il settore, fa sapere Confagricoltura, non solo per la zootecnia: clima, transizione ecologica e accordi internazionali saranno il fil rouge dell’anno appena iniziato. Il 2024 è stata l’annata più calda di sempre, con una marcata siccità al Sud e alluvioni al Nord che hanno profondamente inciso sui raccolti di cereali e ortofrutta. Il comparto della frutta fresca, a causa del cambiamento climatico e delle conseguenti fitopatie, in dieci anni ha ridotto la produzione di un terzo e le aumentate importazioni di frutta dall’estero minano la competitività delle imprese italiane.
La transizione verde necessita di norme in grado di garantire un futuro alle aziende agricole e la sicurezza alimentare per i cittadini. L’Europa deve necessariamente cambiare passo, ha evidenziato la Giunta confederale, dando agli agricoltori gli strumenti per raggiungere gli obiettivi di maggiore sostenibilità ambientale mantenendo salda la capacità produttiva.
Sul fronte interno, alla luce del contesto generale, è stato espresso apprezzamento per lo sforzo del governo che, nell’ambito della legge di bilancio, ha ridotto la pressione fiscale, utile a dare slancio all’economia, e inserito le misure che favoriscono il processo di innovazione e la ricerca in ambito agricolo. Confagricoltura ribadisce tuttavia l’urgenza di una strategia pluriennale che possa definire il percorso per gli agricoltori e le politiche per il rafforzamento anche nel campo delle energie rinnovabili.
Certamente – evidenzia la Giunta confederale – occorre verificare con il governo come individuare le risorse economiche per stabilizzare e proteggere il reddito degli agricoltori, in particolare quelli colpiti da fitopatie ed epizoozie, con un maggiore controllo della fauna selvatica.